Domani 7 ottobre nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, alle ore 16.30, Gabriele Albertini parlerà della sua Milano. Un viaggio nella storia recente del “capoluogo economico” della nazione con l’autoironia che contraddistingue l’uomo politico e l’amministratore. Presenta il libro: “Rivoglio la mia Milano. Il sindaco rimette i pantaloni” (De Ferrari), scritto con il giornalista Sergio Rotondo. La prefazione è di Francesco Alberoni. La postfazione è di Vittorio Feltri.
Il libro inizia con la riflessione di Sergio Rotondi sul giovane Gabriele che nel 1971 si fece tagliare a zero i capelli per onorare una scommessa con i suoi amici del circolo degli scacchi: “Se non avesse vinto un torneo avrebbe detto addio alla sua chioma corvina con riflessi blu. Il terzo posto non è bastato a salvarlo”.
Un modo per evidenziare il carattere di chi ha ricoperto per due volte la carica di sindaco di Milano, ma che non è arrivato ad essere candidato per la terza, una vicenda analizzata nella prima parte del volume. La seconda si concentra su atti giudiziari e ritagli di giornale degli anni intorno al 2011-2013 che videro Albertini contrapposto all’ex procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo.
Le pagine scorrono veloci tra momenti di tensione, comicità ma anche autoironia come quando racconta di “come Berlusconi riuscì a convertirlo convincendolo a candidarsi a Palazzo Marino, una vera e propria sceneggiata degna di un film con Alberto Sordi; come un dialogo tra un esperto seduttore e una fanciulla che finge di non voler cedere ma che in realtà ha una gran voglia di cedere” (Sergio Rotondo).
Albertini riesce a far sorridere parlando delle sue piccole “debolezze”: si definisce un vero e proprio “collezionista seriale” di onorificenze… ne ha ben ventidue. Ama stare al centro dell’attenzione e ama essere considerato sempre il primo della classe. E non manca qualche frecciata ad altri politici: da Berlusconi alla Moratti, da Lupi a Sala. Un modo per rivivere una stagione politica che ci appartiene.
Gabriele Albertini (Milano, 1950), ha conseguito il diploma di maturità classica presso l’istituto dei frati gesuiti Leone XIII, e si è laureato in giurisprudenza presso l’università di Milano. Dal 1974 al 1997 è stato vicepresidente e amministratore delegato di “Albertini S.p.A.”, azienda fondata nel 1932 da suo padre Cesare vicepresidente di Assolombarda (Associazione Industriale Lombarda) e presidente di Federmeccanica (Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana) sindaco di Milano per due mandati: 1997 – 2001; 2001 – 2006 Membro del Parlamento Europeo per due legislature: (2004 – 2009) (vicepresidente della Commissione Trasporti) (2009 – 2013) (presidente della Commissione Affari Esteri al Parlamento Europeo) senatore della Repubblica per un mandato (2013 – 2018) Pubblicazioni: Autore de “Nella stanza del sindaco” (Mondadori 2006), “Lezione di Milano” (De Ferrari 2012), “Sindaco senza frontiere” (Marietti 1820 2012), su di lui Roberto Gelmini “L’onestà al potere” (Marietti 1820,2012).
Domenica 9 ottobre ore 16.00 si terrà la cerimonia del premio letterario internazionale “Casinò di Sanremo Antonio Semeria” dedicata alla sezione “Saggistica”. Verranno consegnati i “Gran Trofei” a Pierfrancesco Pingitore e Marco Follini. Premio alla carriera allo storico Aldo Alessandro Mola. La giuria popolare sceglierà il vincitore della sezione dedicata ai saggi.