Alla Colla di Diano San Pietro nel Golfo Dianese esiste un angolo che conserva ancora tutto il sapore della storia locale: il ‘Caruggio dei Matti‘. Riviera Time ha intervistato Angela Ghirardi che ci ha raccontato la singolare storia di questo suggestivo vicolo. Con orgoglio, amore e un pizzico di commozione, Angela ha raccontato gli aneddoti e le curiosità che rendono questo luogo particolare.
Le parole di Angela Ghirardi
“Il Caruggio dei Matti? Era tutta gente matta ma onesta“, ha esordito Angela ai nostri microfoni. “Io sono venuta ad abitare qui quando avevo quattro anni e quindi sono cresciuta con i matti. Queste persone mi hanno insegnato tanto, mi hanno insegnato il valore dell’onestà”.
Il soprannome del caruggio si è evoluto nel tempo. Dapprima conosciuto come ‘Via delle Pisorate‘ è infine diventato ‘Via Garibaldi‘. Ma per chi lo conosce da vicino il suo nome originario e il fascino che lo circonda restano vivi. Non mancano episodi curiosi che arricchiscono il suo passato.
“Il sindaco di allora aveva detto: ‘Alla Colla? Nel Caruggio dei Matti bisognerebbe mettere un cancello in cima e uno in fondo e dare da mangiare con la forca come agli animali'”, ha raccontato Angela.
Racconti di vita quotidiana, storie di coloro che hanno abitato il vicolo rendono questo un pezzo di storia dianese, un ricordo del passato ma anche testimonianza vivente del valore dell’onestà, della solidarietà e del senso di appartenenza. Il Caruggio dei Matti continua a raccontare il tempo che passa, rendendolo speciale.
Un ruolo particolare in questa narrazione lo riveste la famiglia Bonavera, l’ultima rimasta ad abitare stabilmente nel Caruggio. Ogni anno questa famiglia omaggia la Colla di San Pietro portando avanti la tradizione del presepe firmato Gastaldi Bonavera. In allegato il link con il nostro servizio al presepe realizzato quest’anno.
Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Angela Ghirardi.