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Aumentano i costi delle bollette per imprese e famiglie, ma non solo. Impennata dei costi anche per le forniture pubbliche, con i comuni che si trovano di fronte rincari da incubo per l’illuminazione di strade e paesi.

Abbiamo preso ad esempio il Comune di Triora che, pur avendo un numero di residenti basso, si trova ad avere il più vasto territorio della provincia e ben 10 frazioni da illuminare: Loreto, Cetta, Bregalla, Creppo, Realdo, Carmeli, Verdeggia, Borniga, Monesi di Triora e Goina, col suo unico lampione alle pendici del monte Frontè. Una luce tra i monti che ha un nonsoché di romantico, ma che va comunque pagata.

“Sono tutte illuminate le frazioni, compresa quella di Goina dove abbiamo un solo residente ed è corretto e giusto che il servizio venga dato”, ci spiega il sindaco di Triora Massimo Di Fazio.

“La situazione è disperata, ad agosto del 2021 la bolletta della corrente era di 30mila euro, quella arrivataci ad agosto 2022 è di 76mila euro“, prosegue. “È un dato che ci distrugge, perché l’idea nostra è non chiudere in disavanzo. Per questo motivo abbiamo dovuto impegnare tutto l’avanzo di amministrazione per pagare la corrente”.

“Avevamo gradualmente aggiornato tutta l’illuminazione pubblica a led per risparmiare con lampade a basso consumo, ma con questo aumento la cosa non sembra essere stata percepita, il consumo è diminuito ma le bollette si sono alzate comunque”, conclude Di Fazio.