“Al quadro molto grave dello stato di salute delle aziende di Tpl si aggiunge, come una spada di Damocle, il rincaro energetico di questo inverno. Caro elettricità nell’ordine del 55%, caro del gas del 41,8% per un settore che assorbe il 34.5% dell’energia consumata in Italia. A questo punto è necessario che il fondo Nazionale Trasporti sia prontamente adeguato: è pacifico che non sia più sufficiente la richiesta di aumento di 1,5 miliardi di euro prospettata dalle associazioni di categoria nella primavera 2021”. Così Gianni Berrino, assessore regionale ai trasporti di Fratelli D’Italia commenta il caro bollette che sta mettendo a dura prova il trasporto pubblico locale.
“Il trasporto pubblico locale ha svolto in questi due anni difficili a causa della pandemia un ruolo difficile, ma insostituibile – prosegue Berrino – Nonostante il momento particolare e delicato, ha garantito i collegamenti tra territori improvvisamente isolati prima dal lockdown e poi dal sistema dei colori delle regioni. Naturalmente questo ha avuto un prezzo molto salato da pagare. Da un lato l’aumento dei costi di produzione dovuti ai protocolli di pianificazione, dall’altro una drastica diminuzione degli introiti da bigliettazione, in un primo tempo quasi totalmente azzerati dai periodi di lockdown e successivamente fortemente limitati dalla persistente chiusura di tantissime attività commerciali, dalla scuola in Dad e dallo smart working.’’
“Il Governo è intervenuto ma non in maniera sufficiente e ciò ha provocato la crisi a cui assistiamo – aggiunge l’assessore – Inoltre i cosiddetti ristori del settore trasporti si sono fermati al 2021 ma è sotto gli occhi di tutti che il 2022 è iniziato con una forte diminuzione del numero di viaggiatori e che ci vorrà ancora molto tempo prima di tornare al numero di titoli di viaggio venduti prima della pandemia. E’ pertanto urgente un provvedimento che accolga le richieste del settore Tpl per mettere in sicurezza le aziende che esercitano il trasporto e conseguentemente il trasporto pubblico stesso, azione necessaria anche per dare senso agli ingenti investimenti previsti nel Pnrr, che però devono aver come prerogativa il trovare in vita e in salute il settore che poi garantisce e dovrà garantire il servizio”.
“Ritengo che la ‘rivoluzione verde’ non possa prescindere dal favorire il trasporto pubblico rispetto al trasporto privato ma per far questo è indispensabile che il fondo nazionale trasporti venga implementato. Solo così – conclude Berrino – potremmo raggiungere una vera rivoluzione nel modo di spostarci in ambito urbano ed extraurbano”.