“Il caro dei costi dell’energia di cui si parla da mesi rischia di diventare la pietra tombale per la ricrescita dell’economia italiana già duramente colpita da questi anni di pandemia. Anni di mancate politiche energetiche, crisi internazionali, la mancata crescita delle riserve interne mettono l’Italia tra le nazioni che più pagano le conseguenze di questo continuo e ad ora inarrestabile aumento dei prezzi dell’energia. Sappiamo bene l’impatto che gli aumenti hanno sulle famiglie italiane, soprattutto su quelle già messe in difficoltà, ma, a mio avviso, è l’impatto sulle realtà produttive il nocciolo del problema”. Così Gianni Berrino, assessore regionale al lavoro di Fratelli D’Italia sulla crisi dei comparti produttivi dovuta ai rincari delle materie prime e dell’energia.
“Non posso che essere preoccupato – continua Berrino – dal grido d’allarme che si alza da tutto il comparto manifatturiero che rischia, per l’aggravio dei costi, di dover tagliare la produzione o addirittura sospenderla, con un evidente e conseguente forte impatto sull’occupazione. Il mondo agricolo e comparto florovivaistico, estremamente importanti nella nostra Regione stanno vivendo un periodo di forte crisi. In particolare nel ponente ligure l’impatto sull’occupazione nel territorio, necessita di un tempestivo intervento a sostegno”.
Gli aumenti del 55% per l’elettricità e del 41,8% per il gas utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti oltre che all’impennata dei prezzi dei concimi e dei fertilizzanti, come denuncia Coldiretti, rischiano di bloccare il comparto produttivo agro- alimentare.
“Auspico – conclude Berrino – una forte presa di coscienza del problema da parte del governo nazionale e del Premier Draghi perché l’Italia oggi non può permettersi una nuova crisi che coinvolga sia il settore manifatturiero sia il comparto agricolo e che causerebbe un nuovo forte impatto sull’occupazione in un momento già grandissima difficoltà del turismo e dei servizi”.