[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/256792953″ videoadsurl=”https://vimeo.com/236432438″ adsurl=”http://www.rivierarecuperi.com/”]L’ospite di oggi dell’Intervista di Riviera Time è il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, all’indomani del post sul proprio blog dal titolo ‘Non sono un politico e me ne vanto’. “Era da tempo che avevo in mente di scriverlo”, rivela Capacci. “Si sta facendo passare l’idea che in questi cinque anni non sa stato fato nulla. Non è così. Ho tenuto a precisarlo perché ho anche una dignità professionale da difendere. Questa è avventura iniziata con delle persone che poi si sono perse per strada, ma nella quale è stato fatto tanto”.
Il primo cittadino commenta anche la candidatura a sindaco di Claudio Scajola. “Dal punto vista politico è amministrativo non ha nulla da temere, data l’esperienza”, afferma Capacci. “Mi fa piacere che lui abbia parlato di “chiodi da piantare”, perché li pianterà sui muri che ho costruito io. Tutte le priorità di cui ha parlato sono la prosecuzione di quanto fatto da questa amministrazione”.
Imperia è stata descritta in questi giorni come una città da salvare. Capacci si sente offeso? “No, perché sono stato io a iniziare a ricostruirla”, risponde il sindaco. “Cinque anni fa ho preso una città sull’orlo del baratro. Le vere difficoltà le abbiamo affrontate noi. Abbiamo trovato uno stato dei conti disastroso, pietoso. Abbiamo fatto cinque anni di amministrazioni pseudo-commissariata, perché soldi da spendere ce ne sono stati pochissimi. credo di essere stato il primo a rimettere le cose a posto”.
Nel corso dell’intervista, il sindaco spiega qual è la situazione del bilancio e risponde al Partito Democratico sul tema dei rifiuti. Infine, una battuta da appassionato di musica su questi cinque di amministrazione: “Non saprei scegliere una canzone che li descriva, ma sicuramente sarebbe qualcosa di rock. È stata davvero un avventura, che mi ha fatto crescere dal punto di vista personale”, conclude Capacci.