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Partiranno nella stagione autunnale i lavori per la realizzazione di un canale scolmatore a Camporosso.

Una problematica attenzionata dal Comune dopo le diverse segnalazioni dei residenti, riguardante via Pozzi, via Turistica e via Braie, che si sono susseguite in questi anni, e prossima a una soluzione.

“I lavori sono la risposta a una grave emergenza presente da alcuni anni nella zona del fondo valle di via Braie, in particolare in corrispondenza del Ponte dell’Amicizia”, spiega in esclusiva ai nostri microfoni il sindaco di Camporosso, Davide Gibelli. “Questo problema è particolarmente marcato: crea situazioni di pericolo per la pubblica incolumità. Il Comune ha deciso di fare un intervento proprio radicale per andare a risolvere la problematica”.

Nei pressi del Rio Pozzi, di fatto, in caso di piogge torrenziali si viene a creare un corso d’acqua che, scendendo la strada, porta all’accumulo delle acque nel tratto di via Turistica interessato dall’incrocio, traducendosi in veri e propri allagamenti diffusi.

“È un’opera complessa perché stiamo trattando e intervenendo su un’area particolarmente urbanizzata, quindi i lavori avranno sicuramente una certa difficoltà esecutiva e proseguiranno per un tempo abbastanza lungo, almeno un anno”, prosegue.

L’intervento, del valore di 2,5 milioni di euro finanziati dallo Stato Italiano, partirà proprio da via Pozzi, dove verrà realizzata una vasca di sedimentazione in cui convoglieranno le acque piovane e fogliame, rami e detriti da esse portati.

La vasca sarà collegata a un canale dissipatore tombinato, che da via Pozzi giungerà nei pressi del cartello di stop, nel retro del locale commerciale ‘Fu Wen’, dove si unirà a un diverso canale tombinato, il quale terminerà nel parcheggio dell’Unieuro, in via Turistica.

Da quel punto prenderà forma il canale trapezio a cielo aperto, ricollegato direttamente al torrente Nervia, in cui verranno convogliate le acque raccolte.

“Si partirà presumibilmente nel mese di ottobre o novembre. Speriamo che si possa procedere con regolarità nell’andamento dei lavori e che si possa portare a compimento le opere entro il termine del 2025”, conclude.

L’intervista completa a Davide Gibelli nel video servizio a inizio articolo.