Riguardo l’interrogazione discussa ieri in Consiglio comunale a Imperia sulla gestione del “campetto di via Gibelli”, il Presidente Domenico Abbo dice: “Sono dispiaciuto e sorpreso delle informazioni imprecise, carenti e fuorvianti espresse ieri nella riunione del Consiglio comunale del capoluogo in relazione all’interrogazione avente come oggetto la gestione del campetto delle ex Ferriere. La questione merita di essere puntualmente così ricostruita. Allo scadere del contratto di comodato gratuito (settembre 2020) con cui la Provincia aveva dato in uso l’area al Comune di Imperia, l’assessore Simone Vassallo manifestava verbalmente la difficoltà a proseguire in una gestione che aveva creato non pochi fastidi e costi anche in relazione all’inciviltà di vari soggetti che avevano ripetutamente danneggiato il campetto.
L’assessore comunicava verbalmente che il Comune avrebbe proseguito solo a seguito di un trasferimento gratuito della proprietà in capo al Comune (proposta che recepivo fra il serio e il faceto considerato che un Ente pubblico non può regalare “tout court” i propri beni).
Quello che più conta però è il carteggio instaurato dal Comune: con protocollo n. 49531 del 24.9.2020 il dirigente del settore chiedeva il rinnovo del comodato gratuito, una richiesta che la Provincia avrebbe senz’altro soddisfatto.
Senonché, con successivo protocollo n.56849 del 26.10.2020 lo stesso dirigente comunicava alla Provincia: “…Questo Ente non è più interessato al rinnovo della convenzione per l’uso gratuito del campetto sportivo sito in via Gibelli. Pertanto la Provincia è libera di utilizzarlo per altri fini o di concederlo in uso esclusivo all’Istituto IPSIA “Marconi” e all’Istituto comprensivo statale N. Sauro”.
Ne consegue quindi che l’iniziale richiesta da parte del Comune è stata dallo stesso revocata nell’arco di un mese, e che quindi non c’è stato alcun rifiuto da parte della Provincia nel proseguire la convenzione.
Dopo tale carteggio il Comune non manifestava più alcun interesse: a questo punto la Provincia, conscia dell’utilità sociale dell’area, intavolava una trattativa con l’Istituto Marconi per l’assegnazione in comodato gratuito invitando la scuola stessa a retrocederne l’uso, al di fuori del tempo scolastico, a una associazione (nella specie l’Ass. Genitori Attivi) per metterlo a disposizione del quartiere. Il tutto, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza onde evitare responsabilità di alcuna delle parti attrici.
La Provincia nel contempo definiva attraverso la perizia di un agronomo gli interventi sulle piante (già effettuati) e sta realizzando una nuova rete elettrosaldata di protezione in modo da evitarne le continue manomissioni; il tutto con relativo impegno finanziario.
Non ritengo commentabili infine frasi ben poco istituzionali se non da cortile (pardon, da campetto!) riportate in virgolettato e quindi precisamente attribuibiliquali: “…non vado a chiedere alla Provincia… il bisogno ce l’ha la Provincia…”
Ciò precisato, la Provincia è tuttora disposta a dialogare per le soluzioni più confacenti al pieno utilizzo dell’area che sappiamo essere di aiuto e sfogo all’intero quartiere nel rispetto, ovviamente, delle parti da noi coinvolte che si sono già prese degli impegni. Non siamo disponibili, viceversa, a coltivare sterili polemiche: la questione per noi si chiude qui, certi di avere chiarito la linearità e la bontà del nostro comportamento”.