Un’ ondata di dolore ha pervaso la penisola pallonara, e non solo, all’annuncio della morte di Gigi Riva, il più grande marcatore nella storia della Nazionale italiana. ‘Rombo di tuono‘, così lo ribattezzò Gianni Brera dopo un Inter-Cagliari nell’ ottobre 1970, è l’emblema di un calcio che non c’è più e probabilmente non tornerà. Sposò la squadra sarda, praticamente per tutta la vita, rinunciando alle ricche offerte della Juventus e così venne riconosciuto da tutti come emblema di fedeltà ed integrità morale.
Tra i tanti pensieri ed aneddoti circolati in questi giorni di lutto (che verrà rispettato con un minuto di silenzio su tutti i campi nazionali nel week-end alle porte), gli Ultras Imperia hanno portato il loro ricordo. Il 4 dicembre del 1975 il Cagliari fece visita ai neroazzurri, proprio al ‘Ciccione’, approfittando della trasferta di campionato a Genova, contro la Sampdoria, che si sarebbe tenuta tre giorni più tardi. E che risultò poi fatale (2-1 il risultato con le reti di Valente e Saltutti per i blucerchiati e proprio Riva per gli ospiti) all’allenatore Luisito Suarez, esonerato dopo aver raccolto tre pareggi in otto giornate. Cambio che non bastò ad evitare la retrocessione in B.
L’Imperia invece terminerà a metà classifica il campionato di Serie D, girone A. Fu la stagione d’oro di Giovanni Geremia con 17 reti, quella dell’arrivo di Sobrero, di Natta, Gittone, Gazzano e del giovane Bencardino in squadra, solo per citarne alcuni. Con Angelo Duberti che diviene presidente a metà stagione.
Tornando all’amichevole – ricordata dagli Ultras e riportata dal blog Im1923 – terminò 1-5. L’Imperia andò in vantaggio con Geremia dopo otto minuti, su assist di Pacciani, venendo raggiunta a metà primo tempo dalla rete di Viola. La girandola dei cambi all’intervallo stravolse i neroazzurri ed il Cagliari ne approfittò per marcare la netta vittoria con la doppietta di Piras e i gol di Brugnera e Marchesi. Gli imperiesi scesero così in campo: Chiaravalle (Manetti), Sobrero (Olivieri), Gazzano (Navarra), Natta (Sassu), Ronco (Caprile), Marinelli (Pappini), Panizzi (Sabatucci), Gittone (Catroppa), Guidetti (Raimondo), Pacciani (Bencardino), Geremia (Buscaglia)
I giornali dell’epoca sottolinearono le bordate di fischi provenienti dagli spalti quando, all’annuncio delle formazioni, non udirono il nome di Gigi Riva che invece preferì allenarsi da solo, sul prato del ‘Ciccione’, dopo la partita. Un dettaglio non da poco, sottolineato dagli stessi Ultras (come riportato nella foto). Famosissimo ma bersagliato dagli infortuni e dall’età, quella fu l’ultima stagione in campo di ‘Rombo di Tuono’, comunque condita da sei reti in 15 presenze. Il primo febbraio del 1976, dopo un contrasto con Bet del Milan, subì uno strappo muscolare all’adduttore, dal quale non riuscì più a riprendersi concludendo dunque la sua carriera a 31 anni con 156 gol in Serie A.