Calato il sipario sulla 68° edizione del Festival di Sanremo, può ben dirsi che il complesso dispositivo di sicurezza ha risposto alle aspettative, garantendo il regolare svolgimento della kermesse canora.
Sull’episodio dell’intrusione sul palco dell’Ariston del disoccupato sanremese, che privo di biglietto è riuscito a superare ben quattro postazioni ove avrebbe dovuto essere controllato il suo titolo di accesso, sono ancora in corso approfondimenti. Un fatto certo è che non è stato messo in discussione il sistema dei controlli ai varchi presidiati dalle forze dell’ordine.
Ciò è dimostrato dal fatto che, pur a fronte del numeroso pubblico che ha fatto ingresso nella zona ai lati del red carpet, i controlli continui degli operatori delle forze dell’ordine hanno consentito di individuare due soggetti che occultavano dei coltelli, una katana giapponese di 40 cm e un coltello con un lama da 20 cm, entrambi denunciati per porto abusivo di armi.
Inoltre, nella serata conclusiva del Festival, caratterizzata anche da ben tre manifestazioni di protesta, tre soggetti, identificati poi per tre operai della FCA di Pomigliano d’Arco, venivano fermati dopo aver scavalcato le transenne poste a delimitare un’area interdetta al passaggio dei non addetti ai lavori, impedendo di portare a termine la loro azione di disturbo, volta ad interrompere una diretta radiofonica in onda su Radio RAI 2.
I tre uomini, con a carico precedenti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, sono stati allontanati dal Comune di Sanremo con foglio di via del Questore di Imperia, al fine di evitare che commettessero ulteriori atti che potessero turbare l’ordine e la sicurezza pubblica.
Altrettanto meticolosi i controlli effettuati nei confronti degli automobilisti che hanno utilizzato i parcheggi del Palafiori e di piazza Colombo, per i quali sono state impiegate le nuove tecnologie in uso agli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine: tablet di nuova generazione per controlli immediati nella banche dati di polizia e il sistema mercurio, che fornisce in tempo reale informazioni su auto rubate e/o segnalate come sospette.
Proprio grazie a quest’ultima tecnologia, gli agenti fermavano un camper con a bordo quattro rumeni pluripregiudicati, di cui uno arrestato perché colpito da un mandato di arresto europeo per reati commessi sia nel paese di origine che in Italia.
Sul fronte della contraffazione dei pass, diversi sono stati gli interventi da parte delle forze dell’ordine: cinque i soggetti fermati, due donne e tre uomini, tutti denunciati.
Purtroppo non sono mancati episodi di intolleranza ai controlli che si sono tramutati in una denuncia a piede libero per oltraggio a pubblico ufficiale nei confronti di una cantante in gara al Festival, e un arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale di uno straniero, originario del Bangladesh.
La movida notturna di piazza Bresca, osservata speciale nella settimana del Festival, si è svolta in modo tranquillo. Su questo fronte, tuttavia, la presenza delle forze dell’ordine è risultata fondamentale per infrenare situazioni critiche derivanti dall’abuso di sostanze alcoliche. L’unico caso registrato ha riguardato tre magrebini, che in preda ai fumi dell’alcool con insistenza importunavano due ragazze che impaurite chiedevano aiuto ad un passante. Peccato per i tre malcapitati che il passante fosse un Carabiniere. Il militare, prestando soccorso alle tre ragazze, si imbatteva nell’ira dei magrebini che lo minacciavano con una bottiglia rotta per guadagnare la fuga. Poco dopo in aiuto al carabiniere giungevano pattuglie della Squadra Volante e della Radiomobile che traevano in arresto il magrebino, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Il Questore di Imperia Cesare Capocasa ha evidenziato “il massimo impegno profuso da tutte le donne e gli uomini delle Forze di Polizia, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, dei volontari e degli altri soggetti, che a vario titolo hanno contribuito a garantire la tranquilla fruibilità dell’evento trasmesso in Eurovisione, in condizioni di massima sicurezza”.