Villa Regina Margherita, gioiello storico e architettonico di Bordighera, apre le sue porte per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili: nella seduta di martedì 5 novembre la Giunta ha infatti deliberato di inserirla nel regolamento di riferimento per queste cerimonie. Sarà ora la società concessionaria della gestione del prestigioso complesso a definire sale, tempi e modalità.
Un tassello fondamentale si aggiunge quindi al progetto dell’assessore Melina Rodà, fortemente convinta delle potenzialità di Bordighera come meta per il wedding tourism, ossia il fenomeno che vede sempre più coppie scegliere di sposarsi in Paesi diversi da quello d’origine. Il settore è in decisa crescita, come testimoniano i dati dell’indagine “Destination Weddings in Italy 2023” realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, che stima in più di 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia nel 2023 (oltre 2.000 in più rispetto ai 12 mesi precedenti) per un fatturato oltre 800 milioni di euro.
“Bordighera offre luoghi di grande bellezza, un clima che consente di vivere all’aperto la propria cerimonia in ogni giorno dell’anno, attrattive culturali, paesaggistiche e outdoor per coinvolgere i propri ospiti, realtà enogastronomiche di eccellenza. Per queste ragioni credo che la nostra città possa davvero diventare un punto di riferimento per tutte le coppie che sono alla ricerca di una location speciale dove celebrare il proprio matrimonio o unione civile”, commenta l’assessore Melina Rodà. “Ecco perché, dopo aver già ampliato il ventaglio dei siti disponibili con luoghi particolarmente suggestivi come il Marabutto o la Rotonda, ho voluto che fosse possibile scegliere anche Villa Regina Margherita. Desidero a tal proposito ringraziare la società concessionaria dell’immobile per la disponibilità che ha subito manifestato”.
“Sono certa che Bordighera abbia ampi margini di sviluppo nel settore e che la ricaduta sugli operatori e, più in generale, sul tessuto economico cittadino sarà più che positiva”, conclude l’assessore.
Il regolamento comunale approvato nel gennaio 2024 aveva già individuato, quali luoghi per matrimoni e unioni civili, la Rotonda di Sant’Ampelio, il Belvedere del Marabutto, i Giardini Lowe e l’area presso l’albero monumentale della Scibretta, che erano stati aggiunti all’ex Chiesa Anglicana, alla Sala Giunta di Palazzo Garnier e all’ufficio di Stato Civile. Ora Villa Regina Margherita amplia ulteriormente il panorama di possibilità.