“Dopo 10 anni, eccomi all’ultima settimana da consigliere comunale a Bordighera“, esordisce Mara Lorenzi. “Un lungo periodo che mi ha arricchito di nuovo sapere, nuove conoscenze di persone, e pur sui banchi dell’opposizione, di molte soddisfazioni. Nell’accomiatarmi desidero ringraziare di cuore tutti coloro che in questi 10 anni hanno sostenuto i gruppi civici che rappresentavo e me personalmente. Vogliamo dire la nostra gratitudine a chi ci ha dato fiducia con il voto in ben due elezioni, chi ci ha scelto per affidarci segnalazioni e proposte, chi negli uffici comunali ci ha messo a disposizione documenti e competenze per affrontare i nostri compiti, e chi esprimendo apprezzamento e supporto nelle chat, al telefono, per la strada, mi ha dato il coraggio di resistere e persistere anche quando lo scontro con le maggioranze si è fatto duro”.
“La nostra visione per il futuro di Bordighera e le segnalazioni provenienti dai cittadini ci hanno fatto intervenire in consiglio comunale su tanti argomenti diversi. Nel lontano 2013 avevamo portato all’allora nuova amministrazione una lunga serie di bisogni delle scuole cumulati negli anni, dall’adeguamento antisismico alla necessità di spazi sicuri per il gioco e lo sport. Siamo intervenuti più di una volta sui bisogni del centro storico e del Borghetto, e su quelli del mare e delle spiagge; sul futuro dell’ospedale Saint Charles e quello del Tennis e del lungomare; e sulla necessità di mitigare l’inquinamento acustico e contrastare il gioco d’azzardo patologico”, continua Lorenzi. “Ma ciò su cui abbiamo lavorato con maggior insistenza e con buoni risultati grazie anche alle competenze di alcuni membri del nostro gruppo, è stato la tutela del patrimonio comune, con attenzione particolare al verde e alle opere pubbliche. Filoni che convergono nell’obiettivo di salvaguardare l’essenza di Bordighera, il connubio di natura e graziosità urbana. Questa è stata la grande dote lasciataci dai visitatori inglesi, non completamente dissipata malgrado i periodi di proliferazione edilizia, e che oggi è ancora più preziosa essendo la graziosità divenuta d’epoca, da potenziare anche come brand turistico. Di qui le nostre battaglie a tutela del paesaggio inteso come risorsa e bene comune: le battaglie per il verde, da cui è fortunatamente scaturito un Regolamento del Verde che la città non aveva avuto per decenni, quelle per eliminare un intrusivo bar-info point previsto dal progetto sulla rotonda di Sant’Ampelio, e quelle per eliminare dal progetto per il lungomare almeno gli interventi più rischiosi per le araucarie monumentali”.
“La speranza è che le nuove amministrazioni accompagnino Bordighera verso il futuro rendendola sempre più interessante ma senza snaturarla. L’appello ai nostri concittadini è di vegliare sul processo e partecipare. Il Regolamento del Verde darà i risultati sperati se i cittadini continueranno a monitorare come il verde viene trattato ed esigeranno che il Comune come i giardinieri privati e gli amministratori di condominio rispettino il regolamento. Le opere pubbliche possono solo avvantaggiarsi della valutazione dei cittadini perché critiche e suggerimenti migliorano i progetti. Qui aiutano molto i concorsi di idee. Se l’amministrazione non facilita la partecipazione dei cittadini, i rappresentanti eletti dovranno intervenire per chiederla, e mettere in campo le competenze per catturare i benefici della partecipazione. Spero di aver servito bene Bordighera in questi 10 anni. Continuerò ad essere attenta e attiva per questa cittadina che mi ha riportata a sé da molto lontano”, conclude.