Gli ambulanti della Fiva Confcommercio insieme a quelli dell’Anva Confesercenti domattina a Bordighera saranno presenti ma non apriranno i loro banchi. Raggiungeranno infatti la piazza del Comune per protestare contro l’applicazione di un canone unico patrimoniale che vede importi superiori a quelli dovuti per legge.
Spiega Fabrizio Sorgi, presidente provinciale Fiva Confcommercio: “Si tratta di una querelle che dura dal 2021 sull’occupazione del suolo pubblico, la cui normativa è cambiata con l’introduzione del canone unico patrimoniale, che accorpa Tosap e Tari, ma con la peculiarità di essere differente a seconda della città ove viene applicato, delle ore di mercato e dell’ubicazione del mercato. La precedente amministrazione comunale aveva preso l’impegno di rivedere il tributo come la legge impone a tutti i Comuni, che risulta maggiormente favorevole per le imprese commerciali su aree pubbliche, anche per ripagarle dai minori ristori ricevuti in occasione dell’emergenza Covid. Ora, nonostante l’amministrazione sia stata riconfermata, c’è stata proposta una scontistica del 15-20% sul tributo. Il problema è che noi da anni a Bordighera paghiamo un tributo che è di tre volte superiore a quanto in realtà dovuto. Fra l’altro, lo sconto sarebbe una sorta di ristoro per compensare il fatto che oggi il mercato è stato spostato, sempre lungo la passeggiata, a causa di lavori in corso”.
“Per questo motivo gli ambulanti hanno organizzato, con tutti i necessari permessi della Questura, una manifestazione per domani davanti alla piazza del Comune di Bordighera, per dimostrare il disaccordo su tale vicenda. In occasione della manifestazione, gli ambulanti posizioneranno i loro furgoni e i loro banchi nella zona mercatale, ma non apriranno e si recheranno a piedi nella piazza del Comune, per chiedere all’Amministrazione di comprendere i loro problemi e adeguare il contributo a quanto realmente dovuto. L’iniziativa è organizzata congiuntamente con i colleghi di Anva Confesercenti”, conclude.