Attore della compagnia “Onde Ribelli” di Bordighera, Enrico Cenderelli ha preso parte al 19° torneo internazionale d’improvvisazione teatrale, che si è svolto dal 26 al 28 settembre a Chambéry (Francia). La sua squadra, la nazionale italiana composta – oltre a Cenderelli – da Riccardo Pace, Barbara Buono, Ivo Ortelli e Matteo Barbero, si è classificata al 1° posto sgominando le squadre avversarie Le Camaleon (Belgio), Tics (Francia) e CIR Maroc (Marocco).
“È stata un’esperienza eccezionale, totalmente improvvisata” racconta Cenderelli, che prima del torneo non aveva mai incontrato i suoi compagni di squadra. “Sono rimasto folgorato dal pubblico e dalla cultura che il pubblico ha del teatro”.
Il match di improvvisazione teatrale è un particolare genere di teatro che coniuga le tecniche dell’improvvisazione con le regole di un incontro sportivo. “Il match ha come cornice due squadre e un arbitro, che è una sorta di regista interno allo spettacolo: questi prende dei titoli che il pubblico scrive, mette a disposizione venti secondi e poi si entra in scena e si improvvisa con un linguaggio shakespeariano. Il pubblico vota l’improvvisazione migliore, che può essere mista o comparata”, spiega Enrico.
Il match propone un teatro estremo, giocoso e totalmente fuori dalle righe, dove viene esaltata la creazione collettiva e l’attore diviene al tempo stesso anche autore e regista.
Sui progetti futuri: “Per i primi di dicembre andremo di nuovo in Francia, a Colmar, per un torneo europeo” spiega Cenderelli.
Creato in Canada nel 1977, il match d’improvvisazione teatrale si è poi diffuso in moltissimi paesi, tanto da essere ad oggi considerato lo spettacolo più rappresentato al mondo. In Italia è arrivato nel 1988 e si è ramificato in decine di centri di formazione e spettacolo in tutta la penisola con migliaia di praticanti a livello professionale e amatoriale.
L’Associazione Onde Ribelli nasce dall’incontro di alcuni attori, sceneggiatori e registi provenienti da diverse realtà e con differenti percorsi in ambito teatrale. L’obiettivo è quello di fondere le varie forme espressive con la finalità di realizzare opere multidisciplinari. Oltre al teatro si vogliono coinvolgere artisti di discipline quali la musica, le arti figurative, la poesia, la danza, le arti visive. Al centro si pone la “creatività” della persona vista come espressione, individuale e collettiva, di libertà e di espressione artistica. La contaminazione fra i linguaggi, le forme ed i generi intesa come arricchimento e possibilità di condivisione di esperienze e sentimenti dell’animo umano.