Mara Lorenzi, consigliere comunale per ‘Civicamente Bordighera‘, interviene con una nota stampa sul progetto di restyling del Lungomare Argentina.
“Da Giovedì 13 Maggio 2021, quando il progetto di fattibilità del Lungomare Argentina di Bordighera è stato presentato alla stampa e in commissione urbanistica, abbiamo ricevuto una serie di domande e commenti. Rendiamo pubblici i più salienti per dare un’opportunità a quel processo di partecipazione verso scelte condivise che è quasi sempre un’utopia, ma comunque da perseguire. Lo stesso progettista ha sottolineato in commissione che il progetto è attualmente uno studio di fattibilità tecnico-economica, presentato ai diversi portatori di interesse “per non arrivare ad un progetto esecutivo non condiviso”.
La domanda più ricorrente è a quale città pensassero i 4 architetti quando hanno immaginato il lato Sud della passeggiata. I rendering pubblicati dai media mostrano infatti un filare di 65 nuove palme che costeggia una spiaggia idillica, pura natura inviolata da manufatti di stabilimenti, bar, e ristoranti. Si, come quella di Copacabana, la famosissima spiaggia di Rio de Janeiro dove gli unici manufatti che punteggiano i 6 chilometri di sabbia bianca sono campi da beach volley, beach soccer, e footvolley dove giocano tutto il giorno migliaia di persone.
Ma a Bordighera sul bordo della spiaggia c’è una sequenza sempre più fitta di costruzioni, in legno o in cemento, che già ora rendono necessario negoziare la vista mare dalla passeggiata. Per non compromettere ulteriormente quel “panorama incomparabile sul mare, sulla costa, e sulle colline…” di cui parlavano Edward e Margaret Berry nel 1931, si potrebbe pensare, invece che ad un filare, a qualche gruppo di palme. La scelta di gruppi di palme è caldeggiata da chi auspica l’interruzione della lunga striscia lineare di pavimentazione con isole di verde per diversificare e ombreggiare l’itinerario della passeggiata. Ed è condivisa dagli agronomi, che temono il rischio di attacchi parassitari a filari di palme della stessa specie, e indicano che in generale mescolanza e diversificazione danno resistenza e stabilità ai nuovi impianti di alberi.
L’interesse per la novità della pista ciclabile tracciata lungo la ferrovia è mitigato dalla considerazione che si tratta di un intervento oneroso, di ancora incerta fattibilità, che in ogni modo rimane senza sbocco. Infatti l’intervento aggiungerebbe si un percorso dedicato alle biciclette, ma un percorso sinuoso per rispettare le Araucarie monumentali che caratterizzano il nostro lungomare, e molto breve (circa 700 metri); perché la ciclabile lungo il mare termina in ogni modo a Sant’Ampelio.
Abbiamo ricevuto commenti sulla necessità di consolidamento dei muri di sostegno a mare della passeggiata, molti dei quali sono erosi dalle mareggiate. E commenti sull’opportunità di contemperare le nuove geometrie con gli usi tradizionali del lungomare per il mercato settimanale e manifestazioni ricorrenti e di successo.
Ringraziamo il Sindaco di aver organizzato la presentazione del progetto in Commissione Urbanistica offrendo un’iniziale occasione di valutazione. Incoraggiamo a tenere molto alta nella lista delle funzioni della passeggiata la fruizione del panorama sul mare e di ampie zone di ombra. Indirettamente il progetto ha riaperto i discorsi sulla desiderabilità di un piano del lido lungimirante, e sul trasferimento della ferrovia a monte, che tra i molteplici vantaggi avrebbe anche quello di offrire il sedime per la continuità di una vera pista ciclabile”.