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Dietro la città di Bordighera come la conosciamo ad oggi, è celato un passato intriso di influenti personalità e grandi trasformazioni culturali, sociali ed economiche.

È nel XIX secolo che la città delle palme comincia a cambiare il suo volto per adattarsi a un nuovo tipo di residenti: gli inglesi.

Tra i tanti personaggi britannici che hanno avuto un ruolo di rilievo per la città figura anche Claude Bowes-Lyon, XIII conte di Strathmore e Kinghorne, bisnonno della Regina Elisabetta II di Inghilterra e trisnonno dell’attuale Re Carlo III.

Il conte fu, di fatto, una figura di prestigio nel panorama bordigotto: nel 1894 rivestì l’incarico di presidente del Bordighera Tennis Club in maniera temporanea e dal 1898 fino alla morte, avvenuta a Bordighera nel 1904, ne fu a capo in modo effettivo.

“Durante la sua dirigenza il circolo tennistico di Bordighera adottò i nuovi colori distintivi, marrone cioccolato e bianco, oltre a una differente denominazione, un rinnovato regolamento e il primo campo da croquet”, spiega ai nostri microfoni la storica Gisella Merello. “Cominciò a organizzare una serie di tornei e stabilì delle giornate dedicate alla socializzazione, in cui si beveva un tè condiviso tra i soci del circolo e i loro ospiti.”

Claude Bowes-Lyon portò dunque a una rivoluzione all’interno del Tennis Club di Bordighera, ma non solo: diede importanti contributi anche alla Chiesa Anglicana, oggi centro culturale, di cui fu un importante benefattore e churchwarden, ovvero uno dei due rappresentanti laici eletti della parrocchia anglicana che si occupavano della proprietà e del suo mantenimento.

“Il conte acquistò nel 1896 una residenza dal banchiere Bischoffsheim, progettata dall’architetto Charles Garnier, che rinominò ‘Villa Etelinda’. La casa venne dedicata alla figlia Mildred, scomparsa prematuramente e autrice di un un’opera lirica chiamata proprio Etelinda, che ebbe grande successo al Teatro della Pergola, a Firenze”, prosegue.

Sarà proprio ‘Villa Etelinda’ a ospitare in seguito Elizabeth Bowes-Lyon, la nonna dell’attuale monarca regnante inglese, ricordata anche come la Regina Madre.

“Un fatto molto interessante che si può aggiungere rispetto al legame tra la famiglia reale britannica e la città delle palme, consiste nella recente scoperta, effettuata da altri, che dimostra come il principe di Galles, il giovane Re Carlo III, sia stato premiato con la Palma d’Argento al Salone dell’Umorismo di Bordighera negli anni ‘80”, conclude ai nostri microfoni.

L’intervista a Gisella Merello nel video-servizio a inizio articolo.