L’Ufficio Tecnico del Comune di Bordighera, come da relazione inviata in data odierna all’amministrazione, ritiene che non sia opportuno installare in un parco giochi aperto al pubblico l’altalena per utenti in carrozzina offerta dall’associazione “Bordighera Bene Comune”.
Questo poiché l’attrezzatura a pedana mobile proposta risulta priva dell’attestazione di conformità TUV UNI EN 1176 in merito al rispetto dei requisiti di sicurezza; scrive in particolare l’Ufficio che “la certificazione richiesta non è stata trasmessa poiché verosimilmente le attrezzature di questa tipologia ne sono prive, come si è potuto appurare da un’analisi più approfondita sull’argomento”.
Stante il parere non favorevole dell’Ufficio Tecnico, l’amministrazione di Bordighera reputa di non procedere all’installazione dell’altalena per utenti in carrozzina in un parco giochi aperto al pubblico. D’altra parte, ribadisce il proprio massimo coinvolgimento per una sempre maggiore accessibilità delle aree gioco cittadine e la propria assoluta disponibilità alla collaborazione su queste tematiche. Un impegno del resto che è già stato testimoniato con la riqualificazione dei parchi giochi dei Giardini Lowe, delle scuole Rodari e nei pressi dell’hotel Parigi e del Trocadero, che ora sono completamente inclusivi, e con la realizzazione dell’area fitness inclusiva.
La relazione segue una serie di valutazioni. Giovedì 23 novembre si era tenuta in videoconferenza una riunione, voluta dalla Giunta della città delle palme, alla presenza di alcuni amministratori, dell’Ufficio Tecnico, dei rappresentanti dell’associazione “Parchi per tutti” e di Marco Zagni e Margherita Mariella in rappresentanza di “Bordighera Bene Comune”. Nel corso del confronto l’Ufficio Tecnico aveva sottolineato di non aver ancora ricevuto l’attestazione di conformità TUV UNI EN 1176, ossia il documento che stabilisce l’adeguatezza dell’attrezzatura al fine di poter procedere con l’avvio dell’iter volto alla corretta installazione. L’attestazione era già richiesta via Pec a “Bordighera Bene Comune” il 27 settembre e il 24 ottobre scorsi. Da parte sua, l’associazione “Parchi per tutti” aveva illustrato in modo puntuale le proprie perplessità sull’opportunità di installare l’altalena, sostanzialmente per due ordini di motivi. Innanzitutto per ragioni di sicurezza, anche alla luce delle notizie di incidenti che l’associazione stessa ha portato all’attenzione del Comune; nondimeno perché questa tipologia di attrezzatura non garantirebbe una reale inclusività dal momento che dovrebbe essere utilizzata esclusivamente da bambini disabili.
A incontro ultimato, i tecnici comunali hanno proseguito con ulteriori analisi: è emerso che sul sito del fornitore Play Willy – Tutto Gonfiabili l’amministratore della società, dottor Marco Borrello, scrive: “Questo tipo di gioco va tassativamente messo in sicurezza, la struttura composta da un’enorme e pesantissima piastra di ferro, fondamentale per sorreggere il peso della sedia a rotelle e del bambino, è una parte pericolosissima per tutti gli altri bambini. Purtroppo tantissimi sono gli incidenti che si contano a causa di questa struttura. A chi non è capitato di essere colpito da un altro bambino o bambina che si dondolava sull’altalena. Pensa a quelle che possono essere le conseguenze per un bambino che viene investito da una struttura di quel genere. Potremmo dire che un incidente di questo tipo è paragonabile a quello con una macchina…è proprio come essere investiti da una macchina con le stesse conseguenze. Il rispetto di una normativa quando si parla di giochi per bambini, lo si ottiene nel momento in cui quel prodotto garantisce a tutti gli utilizzatori lo stesso parametro di sicurezza. I prodotti specifici per la disabilità non significa per forza che non siano prodotti fatti bene, ma che talvolta non sono “normati” e che quindi non rientrano in nessuna norma di riferimento, per cui ogni fabbrica, gestore, utilizzatore può o deve assumersi una percentuale di responsabilità”.