Nuovo sopralluogo stamani alla foce del torrente Argentina, dove sabato scorso è stato rinvenuto un ordigno inesploso risalente alla seconda guerra mondiale. Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori di escavazione avviati la scorsa settimana dal Comune di Riva Ligure, nel tratto compreso tra il ponte della via Aurelia e il ponte della ferrovia. Presenti sul posto il sindaco di Riva Giorgio Giuffra, gli artificieri dell’Esercito italiano, Carabinieri e Guardia Costiera.
“Stiamo monitorando quelle che saranno le risultanze provenienti dal Genio artificieri, dopodiché, con il coordinamento della prefettura e insieme al Comune di Taggia, capiremo come affrontare questo problema che sicuramente avrà dei riflessi sulla collettività – ha spiegato ai nostri microfoni il sindaco Giuffra. -Stiamo aspettando una convocazione dalla prefettura per comprendere meglio quale dev’essere il piano d’azione, ci faremo trovare pronti qualunque esso sia. L’obiettivo principale è quello di mantenere la sicurezza e l’incolumità delle persone anche andando a rispettare quelli che saranno i vincoli imposti dalle normative e dalle varie considerazioni che il Genio artificieri andrà a fare dopo aver finito i suoi sopralluoghi.
Non è escluso nulla – commenta il primo cittadino, in merito all’ipotesi di dover sgomberare l’area circostante – non possiamo fare delle ipotesi nell’immediato, possiamo solo dire che cercheremo di rendere meno invasivi i disagi per la popolazione ma ci adegueremo a quelle che saranno le indicazioni impartite dalle autorità competenti. Dal punto di vista storico, sembrerebbe essere un ordigno risalente ai tempi dei bombardamenti da parte degli americani del ponte della ferrovia. È un esplosivo di mille libbre, un ordigno datato ma che ancora conserva determinate caratteristiche che lo rendono pericoloso”.