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La fine del 2024 ha portato, come sgradito regalo ai cittadini di Bordighera, le bollette dell’acqua emesse da Rivieracqua. Molti contribuenti si sono visti recapitare bollettini di pagamento con importi stratosferici a causa dell’applicazione della tariffazione unica anche sul conguaglio dal 2022.

“Abbiamo chiesto ai legali del Comune di verificare, anche alla luce delle più recenti sentenze del Consiglio di Stato e della normativa europea, la legittimità delle bollette pervenute a cittadini e imprese e stiamo studiando possibili interventi a sostegno di quelle persone anziane con una pensione insufficiente per far fronte ai pagamenti”, aveva dichiarato stamane il sindaco Vittorio Ingenito. “È opportuno ribadire che questa amministrazione, in continuità con quelle che l’hanno preceduta, si è da sempre opposta al conferimento del patrimonio idrico integrato di Bordighera a Rivieracqua e lo dimostra il fatto che siamo ancora in attesa di sentenza per il ricorso che il Comune, tramite il legale incaricato, ha presentato al TAR il 26 luglio 2022 contro l’ordinanza emessa dall’ex Commissario ad Acta Dottoressa Checcucci”.

“Eravamo consci che, con la tariffazione unica, le bollette per le utenze di Bordighera sarebbero aumentate non di poco; la nostra tariffa è sempre stata una delle più moderate della provincia di Imperia”, commentano i membri di Fratelli d’Italia Giacomo Pallanca (segretario cittadino del partito), Martina Sferrazza (assessore al Commercio) e Massimiliano Di Vito (capogruppo consiliare FDI).

“Tuttavia, con l’applicazione della retroattività anche dal 2022, abbiamo passato il segno”, proseguono. “Non entriamo nel merito tecnico della possibile applicabilità della retroattività, ma giudichiamo intollerabile applicare l’attuale tariffa anche al conguaglio su anni passati, quando gli utenti avevano già pagato al Comune di Bordighera i loro consumi. Il Comune di Bordighera, a partire dalla commissione straordinaria, all’amministrazione Pallanca e poi con l’amministrazione Ingenito, ha sempre cercato di scongiurare l’ingresso del nostro Comune nel Consorzio Rivieracqua, non per una questione di campanilismo territoriale, ma perché i quadri economici e gestionali del Consorzio hanno sempre dimostrato un problema di governance e solidità patrimoniale. Problema così acuto e strutturale che, alla fine, per scongiurare il fallimento della società, è stato deciso e attuato l’ingresso di un partner privato, la società ACEA, la quale, a fronte di una dote di 40 milioni di euro, ha acquisito il 48% delle quote consortili”.

“Le paure del passato oggi si sono materializzate a spese dei nostri concittadini. L’applicazione della retroattività al 2022 della tariffa rappresenta un danno economico incalcolabile sia per i cittadini sia per tutte le attività produttive e commerciali del nostro territorio; in modo particolare per il comparto agricolo, che già combatte quotidianamente con un mercato globale al ribasso e vede seriamente compromessa la sua competitività e il suo futuro lavorativo”, sottolineano i membri di FDI.

“Abbiamo letto le dichiarazioni del sindaco Ingenito e condividiamo con lui la netta posizione. Fratelli d’Italia, con i suoi eletti, sarà al fianco dei cittadini e promuoverà ogni atto che li tuteli da inutili gabelle, che hanno come unico fine riequilibrare il bilancio di Rivieracqua. Quest’ultimo, come noto a tutti, è il risultato delle scelte scellerate fatte da pochi nel passato, anche da coloro che oggi si ergono a difensori dell’indifendibile”, concludono.