Terminata la stagione estiva, nel Golfo Dianese è tempo di smantellare gli stabilimenti balneari. Un’estate, quella del 2020, che verrà ricordata come l’estate ‘ai tempi del Covid’, segnata dalle restrizioni e dalle misure igienico/sanitarie messe in atto per far fronte all’emergenza sanitaria.
Per tracciare un bilancio della stagione che sta volgendo al termine, siamo andati ai Bagni Lino di Diano Marina: “Il bilancio è abbastanza buono – commenta il titolare Giuseppe Damonte. – Quando siamo partiti avevamo paura che la stagione fosse molto difficile per via del Covid, invece pur avendo meno posti in spiaggia abbiamo lavorato. Siamo contenti, non soddisfatti ma contenti. La gente si è comportata bene, qualche volta ha fatto degli assembramenti e siamo dovuti intervenire, ma tutto sommato è andata abbastanza bene”.
Tra i problemi principali di quest’anno l’obbligo di aumentare la distanza tra gli ombrelloni, che ha comportato la perdita di circa un terzo dei posti: “In molti, soprattutto ad agosto, non hanno trovato posto ed erano veramente arrabbiati – spiega Damonte. – Alcuni arrivavano da San Bartolomeo al Mare fino a qui, in zona Sant’Anna, perché anche le libere attrezzate erano piene”.
Alla diminuzione dei posti in spiaggia si sono aggiunti altri problemi, tra cui il black out idrico di inizio settembre, quando una rottura dell’acquedotto Roja a Imperia ha lasciato il Golfo Dianese a secco: “Molti dei nostri clienti che avevano la casa in centro sono rimasti tre giorni senz’acqua. Inoltre abbiamo avuto un finale di stagione anticipato, prima di tutto per la mareggiata dello scorso weekend che ha devastato la spiaggia, poi il governo di Berna ha fatto rientrare gli svizzeri perché ha messo la Liguria nella sua black list. Questa è stata un po’ la botta finale”.
“È stata una stagione molto particolare soprattutto per il virus – aggiunge il bagnino Edoardo Murazzano. – Facevamo la sanificazione dei lettini ogni sera. La gente si è comportata bene, non ci sono state lamentele particolari. Ora stiamo smontando lo stabilimento, posso dire che è stato un buon anno, solo un po’ stressante”.