Un’altra olimpiade, Tokyo 2020, un’altra volta con Matteo Varnier. Dopo il secondo posto ottenuto a Rio 2016 il campione di Arma di Taggia sarà nuovamente protagonista con la coppia da lui allenata, Daniele Lupo e Paolo Nicolai. Una qualificazione anzitempo grazie alla vittoria del torneo in Cina ad Haiyang contro la forte coppia olandese composta da Brouwer/Meeuwsen che permette così la sicura partecipazione alla prossima olimpiade.
Ecco le sue dichiarazioni pochi minuti dopo la vittoria contro gli olandesi.
Dopo la tappa del World Tour Finals a Roma credevi ancora nella qualificazione?
“Roma è stata una bella delusione perchè eravamo carichi di aspettative e purtroppo abbiamo giocato l’unico torneo pessimo di tutta la stagione. Eravamo certi, proprio al termine del torneo, che una prestazione non buona in un anno non poteva scalfire le nostre certezze ed il nostro valore, è stata la prima cosa di cui abbiamo parlato appena finita l’ultima partita”.
Quando invece hai capito che sarebbe stata fattibile la qualificazione in Cina?
“Sulla fattibilità della qualificazione in un solo torneo, cioè questo in Cina, avevamo creduto sin dall’inizio dell’anno perchè sapevamo di avere il potenziale per farlo e dopo che le prime quattro squadre, del ranking mondiale, hanno deciso di non partecipare perchè sarebbe stato indifferente per loro abbiamo subito preso ancor più coscienza del fatto che noi eravamo tra le tre squadre candidate a vincere questo torneo”.
Il jet lag vi ha disturbato?
“Ci sono sei ore di fuso orario ma non ci ha disturbato affatto perchè siamo venuti in Cina una settimana prima del torneo e quindi abbiamo avuto tempo di ambientarci per bene. Forse siamo stati gli unici ad arrivare così presto ma sapevamo sarebbe stata una scelta giusta, nonostante le difficoltà sul cibo”.
È la tua quarta qualificazione olimpica, seconda da primo allenatore, cosa provi in questo momento?
“Sono davvero felice, sopratutto per averlo fatto con largo anticipo rispetto al limite normale, che è fissato per il 14 giugno del 2020, e perchè questo ci permette di programmare meglio la preparazione dei giochi olimpici”.
In tutto il torneo Lupo e Nicolai hanno giocato molto bene, contro l’Olanda si sono superati?
“In realtà abbiamo fatto un torneo in crescendo. Abbiamo giocato non benissimo all’inizio ma i ragazzi hanno ascoltato i consigli e, partita dopo partita, hanno aggiustato qualcosa nell’assetto tecnico e tattico arrivando a giocare una finale praticamente perfetta. Daniele (Lupo ndr.) nel cambio palla è stato eccellente e Paolo (Nicolai ndr.) a muro ha messi in crisi l’attacco avversario. Sono molto fiero di loro”.
Hai una dedica per questa qualificazione olimpica?
“Questa qualificazione è frutto di tanto lavoro, di tutte le persone che fanno parte del mio staff. Persone competenti, leali e instancabili. Senza di loro tutto ciò che facciamo non darebbe gli stessi risultati. A loro va dedicata con tanta ammirazione e stima”.