Con 10,7 milioni di contributo richiesto e 160 domande presentate, a poche ore dall’apertura, è già un successo il bando regionale dedicato alle imprese che investono sulla salute e la sicurezza dei propri lavoratori, oltre i limiti previsti dalle normative in materia. Una misura, rientrante nell’azione 3.1.1 del Por Fesr Liguria 2014-2020, attivata da Regione Liguria in favore delle micro, piccole e medie imprese che esercitano un’attività economica nei comparti delle costruzioni, della logistica e del manifatturiero, che, con dotazione complessiva di un milione di euro, prevede la concessione di un contributo massimo di 100 mila euro a domanda.
“Sono bastate poche ore alle imprese per polverizzare i contributi messi a disposizione in favore della sicurezza e della salute dei lavoratori liguri. Dati significativi che premiano la nostra attenzione e testimoniano l’esigenza sempre più impellente di porre un freno alle tragedie sui luoghi di lavoro che, ancora troppo spesso, ci troviamo a commentare – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Basti pensare che in Liguria, secondo i dati Inail, dal 2017 al 2021 sono state denunciate 206 vittime e 100.969 infortuni sul lavoro. Regione Liguria, con questo bando sperimentale, compie un primo passo per invertire quanto più possibile questo trend ed avviare un percorso concreto di attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, che mai nessuno prima aveva intrapreso e che possa evitare nuovi incidenti, ascoltando anche le istanze portate avanti dalle parti rappresentative del territorio in vista della programmazione comunitaria 2021-2027”.
Si ricorda che la procedura è a sportello e che le domande sono presentabili fino al prossimo 11 ottobre accedendo al sistema “Bandi On Line” di Filse. L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura del 50% dell’investimento. Sono ammissibili spese non inferiori ai 40 mila euro e correlate alla finalità di aumentare il livello di salute e sicurezza dei lavoratori in ordine a interventi, quali: opere edili ed impiantistiche; acquisto di macchinari, impianti produttivi ed attrezzature varie; prestazioni consulenziali e/o acquisto di software, brevetti, licenze, know-how strettamente inerenti allo scopo nel limite del 20% dell’investimento complessivo ammissibile.