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Circa un anno fa il Comune di Bajardo, nella figura dell’allora neoeletto sindaco Remo Moraglia, deciso a far fronte all’annoso problema della crisi idrica, decideva di ingaggiare un rabdomante proveniente dalla vicina Apricale, con l’obiettivo di rilevare falde acquifere da sfruttare; questa scelta fu fin da subito molto divisiva, in particolare sui social network.

Il dizionario di Oxford definisce il rabdomante come “chi possiede, o presume di possedere, l’arte di scoprire nel terreno la presenza di acqua, di metalli preziosi o di tesori nascosti, seguendo le vibrazioni di una bacchetta forcuta, tenuta orizzontalmente con le mani per le due estremità”: la controversia, perciò, era nata proprio per il fatto che questo tipo di pratica non sia unanimemente accettata dalla maggior parte degli scienziati, che la considerano quindi una pseudoscienza.

Ciononostante, il rabdomante in questione è effettivamente riuscito a individuare una falda acquifera sotterranea a circa duecento metri di profondità, la cui presenza è stata confermata da un geologo; il Comune è ora in attesa dei finanziamenti che permetteranno la creazione di un impianto in grado di sfruttare la sorgente in questione.

Nel video servizio a inizio articolo, l’intervista al sindaco Remo Moraglia.