L’ospite di oggi negli studi di Riviera Time è Simone Baggioli, consigliere di minoranza di Forza Italia a Sanremo.
Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha decretato la ripartenza dell’iter per rientrare in possesso delle aree demaniali per quanto riguarda i cantieri navali: “Questa questione nasce dalla mancanza di contraddittorio tra le due società che erano interessate alla licenza demaniale dei cantieri navali – spiega Baggioli. – Questa è stata la conseguenza di indirizzi dati dall’amministrazione in maniera troppo veloce e troppo forte nei confronti di un cantiere che dava lavoro a dodici persone, con un giro d’affari di molte migliaia di euro e con un indotto di 40/50 lavoratori. È stata fatta un’azione molto forte senza andare a confrontarsi con le parti. Questa aggressione ha portato le parti interessate a difendersi con le unghie, sono stati commessi errori legali, quindi adesso si riparte da capo con costi a carico della cittadinanza. Noi cittadini saremo obbligati a pagare di tasca nostra i danni ai cantieri, per una scelta aggressiva e dannosa dell’amministrazione”.
Il consigliere Baggioli si sofferma anche sul restyling del Porto Vecchio: “Il problema del porto riguarda anche il restyling. Oltre al metodo della scelta del progetto, che secondo me è stato inadeguato, l’amministrazione doveva dare un indirizzo dal quale partire per un project financing. A mio avviso si doveva partire dalle spiagge tra i due porti: riqualifichiamole, facciamo delle piscine, creiamo i parcheggi e davanti i posti barca per le imbarcazioni di misura importante. Da lì si arriva alla riqualificazione del porto, allo spostamento dei cantieri in area idonea, al rilancio della pesca”.
Baggioli torna sulla proposta avanzata in passato dal centrodestra per spostare i cantieri navali nell’area di Capo Verde: “Noi avevamo proposto di fare un’area cantieristica a Capo Verde, ovviamente bisogna ridimensionarla. Una volta che si trova la soluzione cantieristica si potranno trasferire i cantieri e procedere con la riqualificazione del porto”, conclude Baggioli.