L’entrata in vigore a partire da oggi dell’obbligo di super green pass per i dipendenti sopra i 50 anni sta causando, come prevedibile, problemi alle aziende private e alla pubblica amministrazione.
“Siamo in una fase di estrema difficoltà – dice Matteo Orengo sindaco di Badalucco – con l’entrata in vigore di questa norma si impone la vaccinazione agli over 50 pena la sospensione dal lavoro. Nel Comune di Badalucco ciò significa che da cinque dipendenti passiamo a due che sono nell’Ufficio Tecnico e nell’Ufficio Tributi”.
“Ci siamo attivati con altri comuni vicini per risolvere questo disservizio – prosegue Orengo – come per i servizi demografici che sono essenziali. Grazie al Comune di Triora che ci concede un suo dipendente avremo la possibilità di aprire al mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17 per chi ha bisogno di certificati, carte d’identità e quant’altro”.
“Per sopperire abbiamo anche dovuto sottoscrivere un contratto con la Cesi (Consulenza elaborazioni servizi informatici di Taggia) per il servizio amministrativo e quello per bilancio e contabilità. Cerchiamo di risolvere i problemi causati con l’entrata in vigore di questa norma in un momento in cui con la possibilità di accedere al Pnrr i comuni dovrebbero concentrarsi su come arrivare a questi fondi, elaborando progetti sostenibili”.
“Potrebbe essere una situazione momentanea – si augura il sindaco – in attesa della fine dell’emergenza sanitaria fissata al 31 marzo. Intanto abbiamo firmato il decreto di sospensione dal lavoro per i tre dipendenti comunali ma è bene ricordare che pochi giorni fa il Tar del Lazio ha emesso una sentenza che prevede il pagamento dello stipendio anche ai dipendenti sospesi. La beffa è che il diritto alla salute e il diritto allo stipendio possono comportare la dimenticanza del diritto al lavoro, per cui a casa stipendiati e con una spesa in più per il Comune per garantire i servizi essenziali”.
“Allora mi chiedo se questo Stato, che da una parte con il Governo impone regole e dall’altra con la magistratura impone il rispetto dei diritti costituzionali, non abbia trovato un modo solo per mettere in difficoltà imprenditori e amministrazioni pubbliche che si trovano senza dipendenti al lavoro ma con un monte-stipendi più alto per pagare chi sostituisce i lavoratori sospesi. Una vera beffa”.
“Agli abitanti di Badalucco – prosegue Matteo Orengo – dico che questo è un momento difficile, poco sereno e con molte tensioni. Non nego che ci saranno difficoltà ma cercheremo di garantire i servizi essenziali e chiedo ancora un po’ di pazienza. È necessario abbassare i toni tra vax e no-vax, chi ha fatto la scelta di vaccinarsi lo ha fatto per responsabilità e per poter continuare a lavorare, e appena possibile bisogna tornare ad essere una comunità accogliente e serena, con il rispetto che deve prevalere su tutti gli altri sentimenti”.