La situazione riguardo la ripresa dei contagi da Covid nel sud della Francia continua a peggiorare. Nello spazio di tre giorni, il tasso di incidenza nel dipartimento delle Alpi Marittime è passato da 111 a 128 casi ogni centomila abitanti, quando la soglia di allerta era stata fissata a 50 casi solo lo scorso 21 agosto.
Lo dimostra anche il numero dei malati gravi, ricoverati in rianimazione negli ospedali da Mentone a Cannes, che sono passati da 5 a 13, e con 52 ricoveri nei reparti di infettivologia.
Il timore è che la scia di positivi anche in condizioni serie che viene registrata nelle Bocche del Rodano, cioè tutta la zona che fa capo a Marsiglia, si possa espandere nella confinante Costa Azzurra come è accaduto dall’inizio della crisi, un’onda che si propaga, inevitabile, con una decina di giorni di ritardo. Nel dipartimento marsigliese i posti in terapia intensiva sono 300 dei quali una settantina riservati ai malati di coronavirus e questi ultimi sarebbero già saturi al 90%.
I responsabili delle strutture ospedaliere del dipartimento confinante con l’Italia hanno già annunciato un aumento dei posti letto riservati ai contagiati per poter così affrontare la prevista nuova ondata di positivi, ma non dimenticano di sottolineare che rispettare le direttive e i comportamenti di sicurezza può impedire un’impennata dei casi.
Non cambia in meglio lo scenario nel Principato di Monaco dove altri tre casi positivi sono stati registrati nelle ultime ore, per un totale di 156 contagi solo tra i residenti. Quattro malati sono ricoverati al Princesse Grace, uno dei quali in rianimazione mentre sono 43 i positivi asintomatici o con lievi sintomi che sono assistiti direttamente dal loro domicilio.