La nuova gestione dell’Ato Idrico prende forma, stando alle parole del presidente Claudio Scajola: “Creerò uno staff per gestire l’ente. Oggi firmerò i decreti”. Come rivelato durante la conferenza con Za Garibaldi – per l’ideazione di un pulmino di collegamento con Diano Marina. – Ad ore, sono dunque attesi i nomi dei nuovi incaricati.
La gestione sta vivendo mesi di agitazione. Dopo le indagini che avevano travolto il commissario Gaia Checcucci, lo scorso dicembre, è arrivata la nomina di commissario ad acta di Claudio Scajola, da parte del presidente Toti. La designazione aveva scatenato più di una polemica e di un dubbio, a cominciare dal consigliere regionale Sansa che contestava l’opportunità del sindaco di Imperia e Presidente della Provincia, a rivestire anche il massimo incarico sulla gestione delle acque territoriali.
Poco prima che Scajola annunciasse le mosse odierne, il consigliere provinciale Domenico Abbo presentava una interrogazione, in vista della prossima seduta, affinché vengano eletti due tecnici quali sub-commissari. L’ex presidente ha sottolineato: “Nel Consiglio dello scorso 21 dicembre, ho chiesto un ritorno alla normale gestione dell’Ato Idrico, dato l’equilibrio finanziario raggiunto dall’ente”. La missiva prosegue motivando le richieste: “A mio parere non ha né il tempo (dovendo svolgere già gli incarichi di presidente e di sindaco del capoluogo) né le necessarie competenze tecniche per svolgere le attività di cui alla lettera A) del provvedimento di nomina ma potrà, viceversa, esercitare solo il compito di indirizzo, coordinamento e controllo su tali attività”. In chiusura per Abbo “l’attuale nomina lascia invariato il costo in capo alla Provincia della nuova gestione commissariale ammettendo la Regione nei fatti, con questa nuova designazione, che la precedente gestione di anni tre non è servita a risolvere compiutamente i problemi del comparto idrico”.