Le elezioni amministrative di giugno e, successivamente, le elezioni regionali, il congresso nazionale Anci e il congresso nazionale UPI (Unione Province d’Italia), hanno determinato cambiamenti nelle amministrazioni locali e, conseguentemente, negli organi di Anci Liguria. L’ufficio di presidenza ha dunque provveduto a deliberare nuove nomine per rimpiazzare i posti vacanti e completare le composizioni degli organismi dell’associazione, come previsto dallo statuto.
Le nomine sono state presentate agli oltre cento sindaci e amministratori locali riuniti nell’assemblea di Anci Liguria, che si è tenuta il 13 novembre presso la sala del consiglio della città metropolitana di Genova, e in videoconferenza.
Sono stati nominati: due nuovi componenti della Consulta Piccoli Comuni; sei nuovi componenti del consiglio direttivo di Anci Liguria; tre di Federsanità Anci Liguria; un nuovo componente di Anci Giovane Liguria; i nuovi coordinatori delle Commissioni Ambiente, Casa e Turismo.
Le nomine
Consulta piccoli comuni
Nuovi componenti della consulta, presieduta dal sindaco di Cesio Fabio Natta, sono il sindaco di Maissana, Egidio Banti, e la sindaca di Lucinasco, Marilena Abbo.
Consiglio direttivo
Entrano a far parte dell’organo consiliare: il sindaco ff di Rossiglione, Omar Peruzzo; il sindaco di Laigueglia, Giorgio Manfredi; la sindaca di Castelnuovo Magra, Katia Cecchinelli; la consigliera comunale di Genova, Vittoria Canessa Cerchi; il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager; il presidente del Municipio II Centro Ovest genovese, Michele Colnaghi.
Federsanità Anci Liguria
Nuova nomina nel direttivo per Salvatore Alongi, consigliere comunale di Rapallo; Fulvio Fellegara, vicesindaco di Sanremo; Riccardo Tomatis, sindaco di Albenga.
Anci giovane Liguria
Entra a far parte della consulta regionale giovanile Lisa Tortarolo, consigliera comunale di Cairo Montenotte.
Commissioni tematiche
Il nuovo coordinatore della commissione Ambiente, acqua, rifiuti di Anci Liguria è il sindaco di Recco, Carlo Gandolfo, mentre alla guida della commissione Turismo, promozione è stato nominato il sindaco di Finale Ligure, Angelo Berlangeri. Infine, il nuovo coordinatore della commissione Casa, politiche abitative, arte è l’assessore di Savona, Riccardo Viaggi.
Nel corso dell’assemblea, presieduta dal sindaco della Spezia e presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, è stato approvato il bilancio di previsione 2025-2027 dell’associazione ed è stato fatto il punto sulla forte attività di supporto ai comuni per l’attuazione del PNRR e sui progetti europei.
Nella relazione introduttiva, il direttore Pierluigi Vinai ha sottolineato anche la ripresa della cooperazione con la nuova amministrazione regionale.
A seguire, si è tenuto l’evento “Verso la legge di bilancio 2025”, a cura del responsabile nazionale dell’area Sistema informativi, perequazione e regole finanziarie del Dipartimento Finanza Locale IFEL, dottor Giuseppe Ferraina, durante il quale sono stati analizzati la nuova governance UE, il DDL bilancio 2025-2027, il Fondo di solidarietà comunale e gli obiettivi di servizio (servizi sociali, asili nido, trasporto studenti con disabilità) e i numeri della finanza comunale.
In particolare, Ferraina, partendo dai negoziati sulla riforma della governance economica europea e analizzando gli elementi principali dell’accordo tra gli Stati membri, ha evidenziato che gli enti locali dovranno contribuire attraverso un incremento della stretta finanziaria (già attivata per il quinquennio 2024-2028 con la legge di bilancio 2024) e l’obbligo di accantonamento di risorse correnti nei bilanci locali per futuri utilizzi in investimenti. Nello specifico, ha dettagliato le misure contenute nel DDL bilancio 2025, che prevede restrizioni e tagli alla parte corrente dei bilanci, e le misure sul turnover del personale.
È intervenuta anche Claudia Morich di Regione Liguria, direzione generale centrale finanza, bilancio, controlli, la quale ha sottolineato le implicazioni della legge di bilancio nazionale su quella regionale.
In Liguria, nel periodo pre e post pandemia, si è ridotto il numero degli enti in disavanzo (da 24 a 14) ed è cresciuto l’importo degli avanzi liberi (da 96 a 157 milioni). I casi di sofferenza (6%) si concentrano in particolare tra gli enti piccoli (meno di 5 mila abitanti) e i comuni di medie dimensioni (tra 10 mila e 60 mila abitanti).