La consigliere di minoranza a Bordighera, Mara Lorenzi interviene con una nota stampa sulla prenotazione di visite mediche in Asl1.
“È chiaro a tutti che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sta attraversando una fase difficilissima per carenza di medici in molte specialità. Il problema è particolarmente tangibile nell’ASL1, già penalizzata dalle sue caratteristiche geografiche e demografiche, e da moltissimi anni di scarsa attenzione da parte della Regione. Qui ai pazienti cronici e addirittura oncologici non vengono più offerte visite di controllo per continuità di cure. Qui ci scontriamo ogni giorno con visite “non prenotabili”, incluse quelle per esami con precisi requisiti temporali. Qui si sta consumando uno svuotamento del SSN in modo neanche tanto subdolo.
Il problema deve essere affrontato a molti livelli, e in primis a livello nazionale; ma è imperativo cercare intanto qualche soluzione attivabile qui e ora. Il Dlgs 124/1998, art 3, commi 12 e 13 di cui avevo già parlato sui quotidiani il 4 giugno, merita attenzione. Infatti prevede che il cittadino a cui viene negata nei tempi utili una prenotazione per prestazioni specialistiche prescritte con impegnativa del medico di Medicina Generale può pretendere la prestazione in regime intramurario o privatamente, senza costi aggiuntivi rispetto all’eventuale ticket.
I commentatori di questa legge scrivono che il dirottamento del paziente all’intramoenia (cioè all’attività libero-professionale degli specialisti del SSN) dovrebbe essere fatto automaticamente dalle ASL quando non possono onorare le prenotazioni, ma che purtroppo questo non avviene quasi mai. Più spesso il paziente deve compilare una domanda che indica la prestazione richiesta, documenta l’impossibilità di prenotare in tempi utili, e chiede che la prestazione sia fornita in regime di attività libero-professionale intramuraria con onere a carico del SSN, salvo il pagamento del ticket se dovuto. Se poi anche la prenotazione intramuraria non è possibile, il paziente può dare preavviso che cercherà la prestazione privata e che presenterà richiesta di rimborso (il meccanismo del rimborso è comune nel sistema sanitario Francese). Questo particolare meccanismo compensatorio permetterebbe ai pazienti di essere seguiti nella loro zona d’origine e spesso dagli stessi specialisti.
Un secondo meccanismo per compensare la carenza di prestazioni del SSN in ASL1 potrebbe essere il servirsi di medici di altre ASL, offrendo generosi incentivi economici ai medici per le trasferte o tempestivi rimborsi viaggio ai pazienti che accettano di muoversi al di fuori dell’ASL di origine.
In un modo o nell’altro, è urgente attivare soluzioni concrete a servizio dei diritti alla salute e alla continuità delle cure previsti dal SSN. Il meglio sarebbe se la Regione e l’ASL1 attivassero tali soluzioni in automatico quando non possono onorare le prenotazioni. O altrimenti l’ASL1 renda molto semplice e veloce la presentazione delle domande, la concessione di autorizzazioni, e il pagamento di rimborsi. Mi farò portavoce di queste necessità in un prossimo incontro con la dirigenza di ASL1″.