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Il 22 agosto 1984, all’imbrunire di una calda giornata di fine agosto, esattamente 40 anni fa, il campo delle ex Caserme Revelli, già allora dismesse dal loro utilizzo, si stava riempiendo di migliaia di fan e appassionati di musica che arrivavano da tutta Italia, ma non solo.

Di lì a poco, sul palco allestito nel campo a 11 posto di spalle al mare, sarebbero saliti gli Iron Maiden, per quella che sarebbe stata l’unica data estiva in Italia del loro World Slavery Tour. L’altra data, prevista per il giorno precedente a Pordenone, era stata cancellata. Poche settimane prima, il 7 agosto, aveva festeggiato il 26esimo compleanno Bruce Dickinson, da poco meno di tre anni la voce della “Vergine di Ferro”, che aveva debuttato in live con il gruppo inglese proprio in Italia, a Bologna, nell’ottobre del 1981.

Di lì a pochi giorni, il 3 settembre, sarebbe uscito uno dei loro album di maggior successo commerciale e di critica, Powerslave, del quale alcuni brani fecero parte della scaletta del concerto.

A 40 anni da quell’evento, quasi mitologico per gli appassionati di musica liguri ed i fan italiani più accaniti della musica metal, abbiamo fatto una chiacchierata, all’interno delle Caserme, con Gianni Bassilana e Gian Mario Roggeri, speaker e curatori musicali dell’allora Radio Città 99, storica emittente radiofonica taggiasca, presenti entrambi al concerto.

“Fu un colpaccio per Taggia – commenta Gian Mario, – Anche se ancora non riempivano gli stadi, come avrebbero fatto di lì a pochissimo, erano già una band con 5 album all’attivo e anche chi non era proprio un cultore del genere e li avrebbe scoperti magari dopo, era presente allo spettacolo, che per l’epoca era qualcosa di mai visto, dove abbiamo visto la celebre mascotte del gruppo, Eddie, in una sua forma diciamo ‘artigianale’. Chi poteva stare nel prato c’era. Per il fatto che parliamo di 40 anni fa e di un genere che non era proprio popolare, possiamo dire – continua ridendo – che molta della gente del posto alla fine del concerto tirò un lungo sospiro di sollievo”.

“Una cosa che mi ha colpito molto – racconta Bassilana parlando di un dettaglio della giornata – è il fatto che molte persone, spesso provenienti da fuori, arrivavano direttamente dall’ufficio. Parcheggiavano, aprivano il cofano, si cambiavano e indossavano le magliette degli Iron Maiden, ma anche dei Saxon, dei Motörhead e di altri gruppi, sempre rigorosamente con jeans”.

Del concerto alle ex Caserme Revelli degli Iron Maiden esiste una registrazione live in possesso dell’appassionato cultore di musica Max Zarucchi, che ringraziamo sentitamente per aver condiviso con noi, e che potete ascoltare sul suo canale ricco di memorabilia musicale.

Queste le canzoni eseguite: Intro “Churchill’s Speech” – Aces High – 2 Minutes to Midnight – The Trooper – Revelations – Flight Of Icarus – Rime of the Ancient Mariner – Losfer Words (Big Orra) – Powerslave – Guitar solo – The Number of the Beast – Hallowed Be Thy Name – 22 Acacia Avenue – Iron Maiden – Run to the Hills – Running Free – Sanctuary.

L’intervista completa ai due speaker e spettatori dell’evento nel video servizio a inizio articolo.

Foto a cura di Lorenzo Coppero e Simone Giudici.