È stato recentemente aperto in Via Palermo 14 a Milano il primo punto vendita degli INI, una vera e propria rivoluzione nel mondo del finger food che vede protagonista Mauro Olivieri, noto designer di Taggia.
“L’INI nasce da un piacevole incontro avvenuto tre anni fa con i cugini Crespi (Andrea, Federico e Nicola) che oggi sono diventati amici e soci,” racconta Olivieri durante la video intervista di Riviera Time nella quale ripercorre la storia degli INI.
Cos’è l’INI?
L’INI è una saporita crema fatta con abbinamenti originali e sfiziosi, avvolta da una fragrante cialda croccante che completa l’esperienza. “Ha la funzione di creare un pasto micro ma che, un INI dopo l’altro, può trasformarsi in un pranzo completo grazie alle sue componenti bilanciate,” spiega Olivieri.
“Sono trentasei le ricette che sono state realizzate. Non sono altro che una forte concentrazione di gusti e sapori. Un cuore morbido, una concentrazione di perfezione e di equilibri di gusto,” aggiunge Olivieri.
Ingredienti di qualità italiani, scelti tra le eccellenze del territorio e trattati con cura.
Ogni ricetta è una sinfonia di sapori, dai formaggi di produzione italiana agli ingredienti di pesce provenienti dal mare. I sapori decisi dei salumi della tradizione e la carne selezionata e cucinata con cura sorprendono il palato abbinandosi a verdure e legumi di prima scelta, che sembrano arrivare freschi dall’orto.
INI dolci o salati, ce n’è per ogni gusto. Solo per fare alcuni esempi: crema di anatra cotta nel vino e arancia; vitello tonnato e bollito di manzo; insalata russa; crema di cacio e pepe; burrata, origano e confettura di pomodori; ma anche crema pasticciera; cioccolato fondente e molto altro.
“L’eccellenza in un boccone”
“L’eccellenza in un boccone” è questo il motto dell’INI. L’obiettivo, fin dall’inizio, è sempre stato questo. La forma riconoscibile dell’INI non è infatti casuale. “Nasce da studi fatti dall’amico e socio Paolo Barichella su quelle che sono le proporzioni esatte per portare un boccone alla bocca: 2,5cm x 2,5 cm x 2,5 cm. Un’amuse-bouche che può essere consumata in un solo boccone,” spiega Olivieri.
Sui quattro lati delle caratteristiche anse che permettono di mettere vicini gli INI, ma allo stesso tempo di prenderli facilmente.
Prodotto seriale unito ad artigianalità
“Non più la semplice progettazione per un prodotto alimentare legato alla produzione industriale. Ma un prodotto che sia seriale con elementi di artigianalità,” spiega Olivieri.
Dalla scelta degli ingredienti alla preparazione della crema, al riempimento della cialda: tutto questo viene eseguito manualmente da cuochi esperti. L’obiettivo è che ogni INI sia perfetto, affinché non solo il palato, ma anche la vista sia appagata. Ciascun INI ha un colore diverso e ogni colorazione è realizzata esclusivamente con coloranti naturali preparati da chef esperti. Ogni INI è un gesto d’amore: amore per la buona cucina e verso chi si prepara a gustarla.
Una scelta etica e vicina all’ambiente
“Ho sempre provato a vedere come si poteva sostituire il classico pirottino di plastica per i catering. Un prodotto di plastica che ha un tempo di vita brevissimo non è più sostenibile. Nessuno nega la bella intuizione di portare la microporzione nei catering. Ma forse la scelta della plastica è stata un po’ affrettata. Ci siamo quindi proposti di creare un contenitore che fosse edibile,” spiega Olivieri.
Con questa nuova iniziativa Taggia si conferma, ancora una volta, centro del food design: una vera e propria branca del design nata in Valle Argentina. “Ha avuto tutto origine a Taggia. Era il 2004,” racconta Olivieri.
“Io, Paolo Barichella, Marco Pietrosante e Francesco Subioli ci siamo chiusi una settimana nel convento dei Domenicani per cercare di capire cosa si poteva dire al mondo attraverso questa materia del cibo. Ci siamo riusciti,” conclude Olivieri.