Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dell’associazione sanremese Anima.
“L’evoluzione del servizio idrico integrato è uno degli elementi strategici per lo sviluppo urbano. La sfida è quella di garantire una gestione dell’acqua sostenibile anche attraverso l’impiego di soluzioni innovative in grado di rispondere alla trasformazione digitale delle città e alle mutate esigenze ambientali, sociali, energetiche ed economiche.
Gli investimenti sono guidati dal Piano d’Ambito che fissa le linee di intervento per migliorare i livelli del servizio, salvaguardare l’ambiente e razionalizzare l’uso della risorsa idrica sia in termini di conservazione quantitativa, che di miglioramento della qualità.
Gli obiettivi principali del Piano d’Ambito riguardano le diverse fasi di gestione della risorsa idrica: captazione e adduzione, potabilizzazione e distribuzione, fognatura (collettamento) e depurazione. Per quanto ci riguarda l’Amaie capta, solleva, potabilizza e trasporta l’acqua da Ventimiglia a Capo Verde. Da Capo verde c’è un passaggio tecnico con Amat e Rivieracqua per il trasporto verso levante.
Nel nostro caso, venendo a Rivieracqua, la logica porta verso una revisione completa della giungla tariffaria che oggi presenta delle disomogeneità tra i comuni dell’imperiese. In questo senso è interessante analizzare anche la visione di Utilitalia, la Federazione che riunisce oltre 450 imprese di servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed europee.
ANIMA intende monitorare con attenzione il percorso che si sta intraprendendo con lo scopo di mantenere una linearita’ strategica con altre realta’ europee. Alla fine dobbiamo pensare di orientare i nostri sforzi progettuali ad ottenere un prezzo per metro cubo d’acqua che sia coerente per tutti i comuni dell’imperiese, che il rapporto tra Amaie e Rivieracqua venga reimpostato in modo equilibrato e che la gestione sia basata su esperienza e lungimiranza.
ANIMA ritiene fondamentale mantenere un focus sui numeri del piano finanziario ed economico senza entrare in polemiche ideologiche e parlare di scontro tra privato e pubblico, che peraltro è frutto di un processo decisionale passato. Il Piano d’ambito, come strumento di pianificazione dell’intero territorio provinciale, prevede una serie di ipotesi gestionali e tutte hanno le loro peculiarità. Analizzando i dati ISTAT 2020 – 2022, sono 2.391 le gestioni per l’uso civile. 1997 sono Enti locali, 394 aziende idriche, 8 le multiutility quotate in borsa.
ANIMA si impegna in ogni caso ad analizzare attentamente il piano industriale di Rivieracqua e daremo il nostro contributo per incidere sulla sostenibilità e resilienza della nostra risorsa idrica, fondamentale per il nostro sviluppo urbano”.