La difesa personale può essere molto utile, specialmente in ambito socio-sanitario, dove può capitare di lavorare a contatto con pazienti che hanno difficoltà a gestire l’aggressività.
Presso la sede dell’ASD Infinity JiuJitsu, ha preso così il via quest’estate un progetto dove i membri della cooperativa sociale L’Ancora svolgono un corso di difesa tramite il Brazilian Jiu Jitsu.
“La nostra cooperativa lavora da tempo in ottica di sicurezza non solo dei pazienti ma anche degli operatori”, ha dichiarato l’operatrice sanitaria Michela Giovannone. “A noi, come operatori, serve un’infarinatura di difesa personale perché l’ottica è quella che di fronte ad un paziente che non è in grado di gestire l’aggressività o di fronte ad un momento di fragilità psichica, l’operatore deve essere in grado di difendersi e tutelare il paziente”.
“Abbiamo realizzato questo progetto insieme al Centro Ancora, da circa 3-4 mesi, e siamo molto orgogliosi di questo”, ha commentato l’istruttore Niccolò De Paolo. “Il corso si basa su 8 incontri scanditi settimanalmente, dove andremo a sviscerare le basi della difesa personale tramite il Brazilian Jiu Jitsu, che la disciplina che secondo me si avvicina di più a una possibile aggressione, senza l’utilizzo di colpi. È utile sia per una possibile difesa, per essere tutelati fisicamente, nello specifico, per il lavoro con pazienti con problematiche, sia a livello legislativo per non incorrere in sanzioni”.
Le interviste complete a Giovannone e De Paolo nel video servizio a inizio articolo.