[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/265391663″ videoadsurl=”https://vimeo.com/236432438″ adsurl=”http://www.rivierarecuperi.com/”]L’ospite di oggi dell’Intervista di Riviera Time è Giovanni Amoretti, portavoce del movimento civico ‘Con Claudio per Imperia’, che sostiene la candidatura a sindaco dell’ex ministro Scajola. “Siamo in campo da qualche mese e le sensazioni sono più che positive”, dichiara. “Sentiamo l’entusiasmo delle persone che ci stanno accanto e la cosa bellissima è che non lo si fa per avere assessorati o accrescimenti di carriera, ma soltanto per portare a compimento questa splendida sfida civica”.
Amoretti spiega le ragioni della sua già annunciata non candidatura al Consiglio comunale. “Non mi candido banalmente per una questione di tempo. Ho promesso però a Claudio Scajola che mi dedicherò alla campagna elettorale e insieme ad altri ci stiamo mettendo tanta dedizione”.
Il portavoce espone poi le modalità con cui si stano assemblando le liste. “All’interno ci saranno varie tipologie di persona: tanti giovani, professionisti, casalinghe, artigiani e imprenditori”, afferma. “Abbiamo voluto dare una rappresentanza a tutte le zone della città per affrontare meglio i problemi”.
Ma come stanno vivendo gli scajoliani la spaccatura nel centrodestra? “Io la sto vivendo in modo naturale. C’è una spaccatura molto netta, che si può sintetizzare in poche parole: Lanteri ha scelto il modello Toti, noi abbiamo scelto Imperia”, dichiara Amoretti. “Noi vogliamo condividere le idee migliori della nostra comunità senza escludere nessuno. Noi non accettiamo l’architettura partitica. Imperia deve essere gestita dagli imperiesi”.
Cosa ne pensa di Luca Lanteri candidato sindaco? “Luca Lanteri lo conosco da tanti anni ed è un amico”, afferma. “Devo però sottolineare una cosa, che non vuole essere un’affermazione malevola nei suoi confronti: è un candidato di ripiego. Non lo dico io, lo ha detto un esponente di quella parte che è Antonio Parolini”.
Amoretti ritiene che non sia scontato che si vada al ballottaggio. “Ci sono ottime possibilità di traguardare una vittoria al primo turno”, dice. “Al di là dei sondaggi, percepisco un sentiment davvero positivo in tutta la città. Con questo civismo assoluto abbiamo instaurato una sorta di connessione con in cittadini”.
E sulla presenza dei simboli di partiti schierati con Lanteri sottolinea: “Non ci preoccupa minimamente. Io credo nel ruolo dei partiti, ma trovo inopportuno e poco sopportabile l’architettura partitica che si cerca di paracadutare da Genova a tutti costi per cercare di portare a casa bandierine di colore arancione. Qui – dichiara – non si sta giocando a Risiko, per me è inaccettabile. Qui c’è una comunità che deve scegliersi il proprio sindaco. Su questo punto siamo proprio su pianeti diversi”.
“Imperia – conclude Amoretti – dovrà ritornare viva. Questo è il termine a me più caro e racchiude in sé diversi significati. Credo che sia quello che i cittadini di Imperia ci stanno chiedendo a gran voce”.