Chiedere alla Regione Liguria di sollecitare il governo e la protezione civile nazionale a dare risposte certe e tempestive sui ristori alle imprese e ai territori colpiti dagli eventi atmosferici che, agli inizi di ottobre 2020, si erano abbattuti soprattutto sul territorio della provincia di Imperia, provocando notevoli danni alle attività produttive dei diversi settori economici. E’ quanto ha deciso, nella riunione del 28 gennaio, la Giunta della Camera di commercio Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona, sulla base delle richieste pervenute dalle imprese e dalle associazioni di categoria dei territori coinvolti dagli eventi calamitosi.
“Imprese e associazioni di categoria chiedono a gran voce alla Camera di commercio di intervenire con le istituzioni preposte per accelerare le procedure per la messa a disposizione dei ristori per i danni subiti a causa delle calamità naturali dell’autunno scorso da un territorio, quello del Ponente ligure, già gravemente colpito dall’interruzione forzata dei flussi turistici e commerciali a causa della pandemia”, spiega il Presidente dell’Ente camerale, Enrico Lupi.
Dai dati in possesso della Camera di Commercio Riviere di Liguria, sono 459 le imprese che hanno trasmesso i modelli AE per la quantificazione dei danni subiti, stimati complessivamente in circa 55 milioni di euro. Si tratta, in maggioranza, di imprese della provincia di Imperia (344), ossia quella più gravemente colpita dai fenomeni atmosferici del periodo, che hanno comunicato di aver subito danni stimati in oltre 47 milioni di euro. Le imprese del Savonese sono 109, con danni stimati per 6,7 milioni di euro, mentre quelle della provincia della Spezia sono 6, con 637 mila euro di danni stimati.
“Sono cifre decisamente importanti ed è necessario che i ristori arrivino in tempi celeri perché possano essere efficaci, ma ad oggi le imprese non hanno ancora avuto indicazioni in proposito e, per questo motivo, la Camera di Commercio ha deciso di sollecitare il governatore della Liguria, Giovanni Toti, perché intervenga con urgenza nei confronti del governo e della protezione civile nazionale in modo da avere risposte certe da trasferire alle imprese coinvolte”, conclude Lupi.