Grande preoccupazione da parte degli albergatori del Ponente ligure per il progetto relativo all’installazione di un impianto – una decina di gabbie galleggianti – per l’allevamento di orate e branzini nella zona della Galeazza, a Imperia.
Il progetto, nonostante le interpellanze del consigliere di Imperia al Centro Guido Abbo, ha avuto il via libera nel corso del Consiglio comunale di ieri sera.
Quest’oggi ad intervenire è il presidente di Federalberghi del Golfo Dianese Americo Pilati, attraverso una lettera rivolta al sindaco di Imperia Claudio Scajola, al sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, al sindaco di San Bartolomeo al Mare Valerio Urso, al sindaco di Cervo Lina Cha, al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e all’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino.
Ecco il testo della lettera:
“La comunità degli albergatori che ho il piacere di rappresentare, unitamente a tutti gli operatori della filiera turistica, balneari e ristoratori del Golfo Dianese, sono estremamente preoccupati per le recenti notizie apparse sugli organi di stampa relative ad un progetto di itticoltura da realizzarsi ad un miglio dalla Galeazza di Imperia.
È noto che per le nostre zone, il turismo rappresenti la maggior fonte di reddito, e non riusciamo a capire, quindi, come mai un unico soggetto che fa business con i prodotti ittici possa mettere a repentaglio la sopravvivenza del nostro fragile territorio.
Noi non vogliamo fare facile allarmismi ma, dopo esserci documentati e confrontati con esperti del settore, riteniamo e temiamo che questa iniziativa rappresenti un reale pericolo di inquinamento del nostro delicato e prezioso ecosistema che non possiamo lasciare in balia di avventate decisioni di parte che non tengono conto delle ripercussioni che potrebbe avere su tutto il comparto.
Ripercussioni che saranno anche di natura psicologica poiché la vista delle gabbie è automaticamente associata ad un’idea di mare inquinato da fitofarmaci, ormoni, deiezioni di pesci e mangimi, e ciò non invoglia certo i turisti ad immergersi con la famiglia in questo mare.
Un autogol che non possiamo certo permetterci e che andrebbe a sommarsi alla miriade di problemi che il nostro comparto turistico sta già vivendo.
Certo che vorrete valutare attentamente quanto sopra esposto e prendere un ferma posizione affinché tutto ciò non accada, porgo i miei più sinceri saluti”.