Ricostruire una filiera di valore per dare un futuro all’olivicoltura. È questo il tema centrale del convegno promosso dalla Camera di Commercio – Riviera dei Fiori attraverso la sua azienda speciale nell’ambito di Meditaggiasca, manifestazione che ha per la valle Argentina una valenza strategica.
“È vero che l’oliva taggiasca ha conquistato una posizione di assoluto primato tra le eccellenze gastronomiche, ma ora l’attenzione va posta sull’origine, la territorialità l’integrazione di valore chi si deve generare per mantenere viva la coltivazione, integra la tradizione assicurando un’evoluzione economica del territorio senza disperderne le radici”, commenta la Camera di Commercio. “Ed ecco che qualificare il paesaggio olivetato, ridare protagonismo ai coltivatori, recuperare le olivete abbandonate, qualificare la produzione di extravergine superando il luogo comune gastronomico che ha fatto della Taggiasca prima di tutto una straordinaria oliva da mensa”.
Su questi temi è incentrato il convegno voluto dal presidente della CCIAA Enrico Lupi che a Imperia dalle ore 16 di sabato 13 maggio offrirà una riflessione sul futuro dell’olivicoltura e dei suoi territori nell’ambito di Meditaggiasca.
Da questo convegno che sarà animato Enrico Lupi, presidente CCIAA Riviere di Liguria, Chiara Cerri, consigliere Regione Liguria, Carlo Cambi, giornalista, Marco Bencivenga, coordinatore del progetto “Fascia olivata Assisi-Spoleto”, Mauro Mariotti, direttore Giardini Hanbury e docente UniGe Dipartimento Scienze della Terra, dell’ambiente e della vita e che avrà come moderatore Gianni Rossi, comincia un percorso che dovrebbe portare al riconoscimento da parte della Fao, nell’ambito del progetto Gihas, delle olivete della valle Argentina come patrimonio agricolo mondiale.
“Lo step successivo sarà puntare al riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità non solo dei luoghi, ma anche delle prassi di coltivazioni e produttive delle terre della Taggiasca”, conclude la CCIAA.
Dai vari relatori ci saranno contributi indirizzati a questo risultato: dal percorso tecnico che verrà spiegato da Marco Bencivenga, al valore politico dell’operazione illustrato da Chiara Cerri, dalla valenza strategica economica dell’operazione che verrà sostanziata da Enrico Lupi al valore botanico paesistico dell’ulivo che sarà evidenziato da Mauro Mariotti. Toccherà infine a Carlo Cambi cucire anche con un progetto narrativo e di comunicazione i diversi spunti per indagare e valorizzare le radici dell’olio.