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Politicamente ed amministrativamente parlando chi decide oggi a Sanremo, a Palazzo Bellevue? La risposta più comune ed immediata, per chi respira o si interessa almeno un po’ di queste cose, è immediata: “I Quattro dell’Ave Maria“.

In prima battuta, sorridendo, la maggioranza preferisce ricorrere al titolo di un fortunato western-spaghetti del 1968 con Eli Wallach, Terence Hill, Bud Spencer e Brock Peters, regia di Giuseppe Colizzi, e pronunciare dopo i nomi dei 4 fondatori, nel 2022, di “Anima“, movimento civico matuziano, vincitore con gli alleati delle elezioni comunali di Sanremo 2024: Franco Solerio, Alessandro Mager, Alessandro Sindoni (tutti e 3 avvocati, stesso studio, tra i più noti della Riviera) ed il manager Sergio Tommasini. Mager è il nuovo sindaco della città del 75° Festival, che inizierà martedì 11 febbraio; Sindoni per la seconda volta assessore al Turismo; Solerio, ex pluri-assessore e navigato PSDI, politicamente ed amministrativamente il più scafato di tutti, non si è candidato preferendo rimanere nella sala regia pronto, se richiesto o necessario, a dare consigli. Tommasini, esperto di ecologia con importanti studi, esperimenti alle spalle, in sud Africa, di biocarburanti per gli aerei ricavati da varietà vegetali. Collaborazioni preziose in America, Europa e localmente con la Idroedil di Carlo Ghilardi ha preferito accettare l’incarico non facile di presidente di Amaie Energia e Servizi, la società più importante di Sanremo dopo il Casinò municipale per numero di dipendenti, costi e ricavi, che deve risolvere il grandissimo problema della raccolta rifiuti, la differenziata della città. Amministra e presiede anche il Mercato dei fiori di Valle Armea, la ciclabile ed altro. Compiti non facili.

Il suo motto è “capire il cambiamento è una qualità fondamentale in un mondo in continua evoluzione”. Non volendo perdere tempo è diventato subito operativo. Quasi in simultanea ha dato le dimissioni da presidente di “Anima” ed il suo posto è stato preso dall’ingegnere Stefano Puppo che continuerà le pratiche aperte mettendo al centro i lavori, la trasformazione del vecchio porto, la zona mare, Portosole, la viabilità di quella importantissima zona centrale di Sanremo acquisita in parte dai miliardari indo-britannici fratelli Reuben, David e Simon, che hanno acquistato il 100% delle quote della società dell’imprenditore Walter Lagorio, patron del rinnovato, ingrandito, modernizzato Grand Hotel Europa Palace, proprio di fronte al Casinò. Che dire di Rob Thielen, l’imprenditore olandese che nella vicinissima Ventimiglia da anni sta cercando di costruire un hotel 5 stelle e 70/80 appartamenti hollywoodiani a picco sul mare? Si dice che anche il sovrano Alberto di Monaco, grazie all’amicizia con il sindaco di Dolceacqua, Fulvio Gazzola, la conoscenza di Walter Lagorio stia pensando ad “allargarsi” nella nostra Riviera.

Parecchi cominciano a preoccuparsi temendo che questa vivacità di mercato, di progetti, di pioggia di denaro di imprenditori, costruttori italiani e stranieri che puntano su nuovi hotel, nuove strutture indispensabili per il turismo di qualità soprattutto vista mare, anziché creare occasioni ed un futuro positivi per l’intera città, per chi ci nasce, arriva, vive, opera, si trasformi invece in un “monopolio fronte mare” di solo pochi. I soliti affaristi con la complicità di chi dovrebbe evitare, impedire, bene amministrare, dire dei “no”. Sceglie invece altre strade. Il rischio, come sempre, esiste.

Sergio Tommasini, per evitare tutto questo, pasticci, errori, incidenti di percorso ad Amaie Energia e Servizi, che ha numeri importanti sia a livello di occupati e bilanci ha ingaggiato, primo assoluto e mai visto a Sanremo, il nuovo security manager. Ha scelto bene: un ufficiale dei Carabinieri, pluridecorato, il tenente, ora in pensione dopo 30 anni di servizio, Francesco Capone, plurilaureato, nato a Napoli il 15-11-1959, tre figli: Gianluigi, Federico Giovanni e Giorgio Maria. Ha un curriculum di 15 pagine, impegnato in Albania, Kosovo, Montenegro, Bosnia, Erzegovina, missione di pace, protezione delle popolazioni civili, vittime della violenza. Ha svolto delicati servizi di controspionaggio, contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, contrasto al terrorismo di matrice islamica. Ha operato nei servizi di sicurezza per la lotta alla mafia e al terrorismo internazionale. Esperienze Interpol. Insomma un attivissimo ma reale, non un cinematografico James Bond. Politicamente è stato vicino a Carlo Calenda quando c’erano le elezioni a sindaco di Roma. Successivamente ha lasciato. Gli piacerebbe per il futuro un partito liberal democratico. Sarà un piacere poterlo incontrare, intervistarlo. Anche perché, visto che più volte alla domanda quanto costerà questa collaborazione, questo incarico al security manager all’Amaie, al Comune, ai sanremesi & C. Tommasini non ha saputo o non ha voluto rispondere. Ha preferito dire di non saperlo, però che tutto è trasparente e presto basterà pigiare un bottone, collegarsi con Palazzo Bellevue è si saprà tutto.

Due domande. La prima, viste le capacità del dottor Capone forse non sarebbe stato meglio invece che alla Amaie assumerlo al Casinò visto che il contratto con l’attuale presidente, il dottor Gian Carlo Ghinamo, scade tra poche settimane? Il mondo delle case da gioco è particolare, difficile da controllare, ma non impossibile, i Casinò sono teatri ideali per furti, reati vari, malavita, ingiustizie, illegalità, riciclaggio. È sempre successo, dove i soldi, la fortuna e le roulette girano a velocità supersoniche l’illegalità dilaga. La seconda: perché l’era Mager-Tommasini e C. ha cancellato l’ex sindaco Alberto Biancheri, suo alleato in campagna elettorale? Di lui non si sa più nulla, sparito dai radar. Cos’è accaduto? Si è trasferito all’estero? Non lo crediamo.

Le risposte Tommasini le ha date, non le anticipiamo, le conoscerete nell’interessante intervista.