L’adolescenza, si sa, è un periodo della vita molto delicato, accompagnato da tanto entusiasmo ma spesso anche da difficoltà e problemi. Crisi e disagi possono dipendere dall’epoca storica in cui si verificano e oggigiorno spesso i problemi si registrano a livello relazionale.
Abbiamo affrontato questo importante tema con il dottor Roberto Ravera, Direttore S.C. Psicologia dell’Asl 1 Imperiese.
“L’adolescenza è un periodo di grande trasformazione, è una fase in cui i giovani si preparano ad entrare nel mondo degli adulti. Mi sento di definire l’adolescenza come un momento di passaggio, forse come una metamorfosi, nella quale il ragazzo si presenta come un bruco che diventa una farfalla”, spiega il dottore, “certamente non è un passaggio indolore“.
Oggi certamente una delle influenze fondamentali nasce dal web, strumento che ormai si è imposto sulle vite dei giovani: “La virtualità è entrata nel mondo delle relazioni, con tutto quello che ne comporta, sia in modo positivo che in negativo”.
“Può essere considerata una cosa buona”, spiega, “perché permette ai ragazzi di essere maggiormente informati, più aperti mentalmente e alla pari con i coetanei, ma al contempo limita fortemente il contatto interpersonale.”
La conseguenza di questo fatto può essere riconosciuta in un potente narcisismo che porta alla ricerca sfrenata del successo; se esso non si riesce a ottenere, possono scaturirne tristi ripercussioni, come la mancanza di accettazione da parte dei propri simili e lo sviluppo di una certa forma di solitudine e chiusura nel proprio mondo, una sorta di apatia.
“Questo è un aspetto su cui occorre riflettere e lavorare perché si hanno delle vere e proprie forme di deragliamento sociale in cui i ragazzi, che possono avere anche 30 anni, hanno molta difficoltà a costruire un adeguato mondo di relazioni”, conclude.