Arrivano importanti rassicurazioni per il futuro di Rivieracqua e dell’acqua pubblica nel Ponente ligure. Oggi si è svolto un incontro tra il Presidente della Provincia, Fabio Natta e il CIMAP (Coordinamento imperiese per l’Acqua Pubblica).
L’incontro nasce a seguito della firma del presidente su un documento che per la prima volta apre alla possibilità di una società mista pubblico privata per la gestione del servizio idrico.
Sull’incontro interviene il CIMAP con una nota stampa:
“Esprimiamo apprezzamento per il confronto avuto con il Presidente dell’Ente di Governo d’Ambito, il 3 aprile scorso, a seguito delle recenti pubblicazioni e per il riconoscimento ricevuto, quale coordinamento promotore del referendum popolare del giugno 2011, in questa fase così delicata.
Dalla discussione e dall’approfondimento dei documenti è potuta emergere la sostanza delle
comunicazioni della Provincia, non coincidenti con l’estrapolazione di alcuni contenuti pubblicati.
Ribadiamo che la modifica della forma di gestione, con affidamento ad una società mista e l’ingresso del socio privato, non sarà mai per il Cimap una soluzione accettabile poiché non sarebbe assolutamente in linea con l’esito referendario e non produrrebbe servizi pubblici essenziali fuori dalle logiche del profitto.
Sollecitiamo ancora una volta il trasferimento delle gestioni decadute di AMAT, AIGA, 2i Rete Gas, nonché il conferimento di AMAIE e SE.COM per l’avvio della gestione di Rivieracqua e rileviamo che il mancato pagamento dei contributi di alcuni comuni, non più procrastinabile, garantirebbe l’equilibrio economico finanziario della gestione e scongiurerebbe l’insolvenza della società.
Invitiamo infine, tutti i soggetti coinvolti nei processi di acquisizione degli affidamenti a cogliere, con una visione a lungo raggio, l’importanza di una scelta che veda tutte le Amministrazioni ugualmente motivate nella tutela del bene comune acqua e di una valutazione imprenditoriale che consenta ad ogni socio un adeguato peso nella governance di Rivieracqua.
Per far ciò occorre lasciare alle spalle atteggiamenti campanilistici o miopi strategie di breve periodo che ostacolano colpevolmente il processo di ripublicizzazione del servizio idrico.
Attendiamo la convocazione del Consiglio Provinciale e della Conferenza dei Sindaci, quali organi di indirizzo politico, per conoscere le reali volontà di ogni soggetto comunale socio di Rivieracqua.
In dietro non si torna, la gestione dell’acqua e dei beni comuni deve essere pubblica.”