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Fotografia”. Questa la parola presente sul lato a nord-est di un palazzo onegliese di via Palestro, a ridosso delle antiche mura di Sant’Erasmo, di cui si cercano le origini. La presenza di questa scritta, vincolata alle autorizzazioni delle Belle Arti, sta di fatto bloccando i lavori di ristrutturazione della facciata. Si tratta, nello specifico, dell’antico palazzo del governatore di Oneglia (dove erano racchiusi tutti gli stemmi e le chiavi della città), diventato, a inizio ‘800, palazzo del maire (sindaco) di proprietà della famiglia Riccardi.

“Stiamo cercando una soluzione a questo interrogativo da diversi mesi – spiega Francesco Vatteone, scrittore onegliese appassionato di storia locale. – Si presume che la scritta risalga agli anni ’20-’30 del Novecento, ma non sappiamo se fosse accompagnata da un nome proprio”.

Tra le ipotesi avanzate finora, il possibile collegamento con il cognome Orlich: “Questo perché in quegli anni Orlich pubblicava una guida pratica ricca di fotografie per chi si voleva muovere nella nostra città e nella nostra provincia – chiarisce Vatteone. – Ne approfitto per chiedere se qualcuno riesce ad arrivare alle origini di questa bellissima parola, che ci sta facendo diventare matti. Un’altra cosa: da queste parti fotografi non ce n’erano. Il primo era in via Amendola”.