Si è svolto oggi pomeriggio, nella sede di Confindustria a Imperia, il convegno dal titolo ‘Lo stato di salute delle nostre imprese’, un’analisi dell’andamento economico del tessuto imprenditoriale della nostra provincia post pandemia.
Confindustria Imperia e Cribis, società leader in Italia nei servizi per la gestione del credito commerciale e lo sviluppo del business in Italia e all’estero, hanno siglato un’importante collaborazione per fornire agli associati una serie di servizi utili per una conoscenza approfondita dei mercati e dello stato di solidità delle aziende.
Nell’ambito di questa partnership si è deciso di creare un evento nel quale illustrare l’andamento economico della provincia imperiese, un appuntamento che “non è una tantum, ma vogliamo che sia annuale per avere il polso del nostro territorio e saperlo anche raccontare meglio verso l’esterno” come ha spiegato ai nostri microfoni Barbara Amerio, presidente di Confindustria Imperia. Insieme a lei, presenti all’incontro anche il direttore Paolo Della Pietra e Massimiliano Domizio, Senior Business Development Manager Cribis. In collegamento dal Centro Studi di Confindustria è poi intervenuto Ciro Rappaciolo, Senior Economist e Responsabile Congiuntura e Previsioni.
“Abbiamo voluto fare un’analisi non solo dei nostri associati, ma anche aziende del turismo, nautica, alimentari, dell’intero comparto provinciale, per capire due cose: inizialmente lo stato di salute delle aziende, quindi abbiamo analizzato la forma societaria, il fatturato, l’andamento degli ultimi anni, ma anche i punti di debolezza, che servono a noi per capire, come associazione, quali attività mettere in campo per rafforzare le nostre imprese e il territorio – ha dichiarato Paolo Della Pietra. – Da questa analisi abbiamo capito, ad esempio, che la digitalizzazione delle imprese è un punto di debolezza che allo stato attuale, vista l’industria 4.0, visto il Pnrr, non può essere assolutamente così, per cui orienteremo la nostra azione nell’andare ad aiutare le aziende nel fare quell’ulteriore passo avanti che ormai si rende necessario e obbligatorio per stare al passo con i tempi e per accedere a tutti i mercati internazionali”.
“Dai dati si evince che il livello di rischiosità delle aziende della provincia di Imperia è inferiore a quello della Liguria e del resto d’Italia, questo è un buon dato ha spiegato Massimiliano Domizio. – In generale, sicuramente un quadro non negativo. Abbiamo analizzato il dato dei pagamenti, quindi c’è sicuramente una propensione delle aziende a pagare con maggiore regolarità che in altre aree geografiche italiane. Relativamente agli associati di Confindustria, c’è sicuramente una dimensione aziendale abbastanza significativa, che ha consentito di affrontare con maggiori strumenti e opportunità il periodo di pandemia”.