Il fotografo e docente Peter Lanz ha offerto oggi a Diano Marina una panoramica affascinante sull’arte e sulla pratica della fotografia. L’incontro “FOTOGRAFIA cultura & comunicazione” – introdotto da Francesco Bregolin, presidente del Consiglio Comunale di Diano Marina – ha rappresentato un’opportunità unica per esplorare le profondità della fotografia attraverso le parole e l’esperienza di uno dei suoi protagonisti più affermati.

Originario di Torino ma profondamente radicato a Diano Marina, Peter Lanz incarna l’incontro tra passione, formazione e professione nel mondo della fotografia. Ha contribuito per diversi anni alla più rinomata rivista fotografica d’Italia “Fotografare”, dove ha curato una rubrica mensile dedicata alle varie tecniche di ripresa fotografica. La sua collaborazione per corsi, presentazioni e meeting con Leica Italia e Panasonic Lumix Italia testimonia il suo ruolo di riferimento nel settore, confermato dal fatto che è stato per anni l’unico fotografo in Italia Ambassador per lo storico brand di fotocamere Pentax.

Lanz ha aperto il dibattito con una riflessione su come la tecnologia abbia reso la fotografia più accessibile a tutti. “Grazie agli smartphone, la fotografia è diventata democratica”, ha dichiarato. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di fare distinzione tra la fotografia e l’immagine. Per Lanz, la vera essenza della fotografia risiede nella sua nascita all’interno della mente umana, prima ancora che le onde elettromagnetiche vengano catturate dal sensore della macchina fotografica: questa visione filosofica ha gettato una nuova luce sulla pratica fotografica, invitando il pubblico a considerare il processo creativo sotto una prospettiva più ampia e profonda.

Durante il suo intervento, Lanz ha anche affrontato il tema dell’autocritica nell’epoca contemporanea. Ha notato come, nell’era pre-digitale, vi fosse un filtro rappresentato dall’editor, che limitava significativamente la pubblicazione. Oggi, con l’avvento dei social media e della pubblicazione digitale, ogni individuo è diventato editor di se stesso, favorendo in qualche modo il fenomeno dell’omologazione. Rivelando il suo approccio personale alla fotografia, Lanz ha spiegato che ogni servizio che realizza è unico: “Il fotografo è un testimone che racconta la sua realtà” ha affermato con passione. “Non ho mai fatto due servizi uguali perché non mi diverto ma anche perché non voglio perdere l’occasione di sperimentare: solo così si cresce, uscendo dalla propria zona di comfort”. Durante l’incontro di oggi, il fotografo torinese ha fornito un esempio curioso quanto significativo del suo modo di fare fotografia: il primo servizio fotografico per sposi mai realizzato all’IKEA. All’interno dei locali della famosa catena scandinava, diventata simbolo di nuovi inizi per milioni di persone, Lanz ha raccontato una storia vera, integrando perfettamente la personalità degli sposi alla visione unica della sua opera, attraverso un’interpretazione creativa e autentica della loro unione. 

L’incontro con Peter Lanz ha lasciato una forte impressione sulla platea, ispirando riflessioni profonde sulla natura dell’arte fotografica, sul ruolo del fotografo nella società contemporanea e sulla comunicazione in genere. Attraverso le sue parole e le sue esperienze, Lanz ha dimostrato che la fotografia è molto più di una semplice immagine: è un’espressione complessa della mente umana, della creatività e della realtà che ci circonda.