Non ci sono state grosse sorprese ieri sera nelle parole pronunciate da Emmanuel Macron alla sua nazione. Il Presidente della Repubblica francese ha confermato quasi in toto quelle che erano le indiscrezioni della vigilia con le fasi dello ‘sconfinamento’ suddivise in tre tappe e la confermata sofferenza per quasi altri due mesi per bar e ristoranti.
“Se tutto andrà bene – ha detto Macron – avremo la fine del confinamento dei cittadini a partire dal 15 dicembre. Se i dati ce lo consentiranno, da quel giorno tutti potranno di nuovo uscire e muoversi liberamente attraversando le regioni senza autocertificazione e raggiungere parenti e famiglie per trascorrere insieme il Santo Natale”.
Resterà però in vigore il coprifuoco dalle 21 alle 7 con deroghe speciali a Natale e Capodanno ma potranno riaprire cinema, teatri e sale di spettacoli con il dubbio se chi compra il biglietto entro le 21 potrà assistere allo spettacolo serale.
Fra tre giorni, a partire dal 28 novembre, le passeggiate e le attività fisiche all’aperto saranno autorizzate per una durata massima di tre ore e nel raggio, ampliato, di 20 chilometri dal luogo di residenza. I commerci non essenziali potranno riaprire sino alle ore 21, le celebrazioni religiose saranno autorizzate sino ad un massimo di 30 persone.
“Mi sembra improponibile – ha detto il Presidente francese – una riapertura delle stazioni sciistiche per le vacanze di fine anno, meglio aspettare la seconda metà di gennaio”. Ma su questo argomento si cerca una strada comune con le nazioni confinanti: l’Italia ha già confermato la stessa decisione ma le altre sembrano orientate tutte verso la riapertura, dalla Svizzera alla Spagna passando per Andorra e senza dimentica l’Austria che non ci pensa nemmeno un minuto a declinare l’invito ad aspettare tempi migliori.
Macron ha confermato che la barriera dei 50mila morti da Covid in Francia è stata superata come è stato superato il picco epidemico di questa seconda ondata. Se i dati proseguiranno nel loro trend al ribasso, a partire dal 20 gennaio ’21 il coprifuoco verrà progressivamente tolto, bar e ristoranti potranno riaprire, e torneranno gli studenti nelle classi delle superiori mentre le università dovranno aspettare altre due settimane.
Riguardo la somministrazione del vaccino, il Presidente ha ribadito di non volerlo rendere obbligatorio ma per chi lo vorrà fare le prime dosi saranno disponibili tra fine dicembre e gennaio e la precedenza verrà data ai soggetti considerati più fragili e agli anziani ma sotto la guida di un apposito comitato scientifico.