“Fare il sindaco a Ventimiglia, dove mi sono reso conto dell’importante attaccamento degli abitanti alla città, è per me una grande soddisfazione”. Lo dice il primo cittadino del comune frontaliero Gaetano Scullino nel commentare l’impegno profuso dai ventimigliesi per risollevarsi dopo l’alluvione di inizio ottobre.
“La città è stata sommersa dal fango, ferita e danneggiata per 50 milioni e ancora non è finita – prosegue. La falda si è abbassata e dovremo intervenire economicamente perché sennò rischiamo di non avere acqua potabile. Migliaia di persone si sono riversate nelle strade per spalare a titolo volontario dando una grossa mano all’amministrazione”.
Il primo cittadino ha poi fatto il punto sulla situazione economica della città: “Devo dire che il periodo estivo è stato buono. Oggi siamo nuovamente piombati in un momento di fermo. Ventimiglia vive dei rapporti con la Francia e Monaco, senza di loro siamo in difficoltà”.
Sul covid-19 Scullino dice: “Mi auguro che dopo il 3 dicembre si possa riaprire. Noi siamo positivi e con questa speranza abbiamo già messo le luminarie”.