“Il Governo continua a voltare le spalle ai lavoratori frontalieri. Dopo la risposta inconcludente del Sottosegretario Stanislao di Piazza in merito al decreto attuativo del bonus dei 600 euro, oggi pomeriggio in commissione lavoro alla Camera dei deputati su mia sollecitazione, il Sottosegretario Francesca Puglisi ha ammesso che l’iter è bloccato a causa delle “interlocuzioni” tra il Ministero del lavoro e il Ministro dell’economia e delle finanze. Si tratta di un vero e proprio cortocircuito tra amministrazioni dello Stato che non riescono a predisporre un decreto attuativo mentre decine di migliaia di famiglie continuano a subire ingenti perdite e gravi difficoltà. Dopo quattro mesi dall’entrata in vigore della norma prevista nel decreto Rilancio, a seguito dell’approvazione di un mio emendamento, non si intravede alcuna soluzione concreta per un’intera categoria di lavoratori. È inutile parlare dei decreti Ristori se il Governo non riesce neppure ad erogare i contributi previsti nei provvedimenti ratificati nei mesi scorsi dal Parlamento. La risposta del Sottosegretario Francesca Puglisi mette a nudo l’inefficienza e l’inattendibilità dello Stato che dopo centoventi giorni non riesce a rendere attuativo quanto previsto dalla legge. Continuerò a sollecitare il Governo affinché possa mettere fine alle continue umiliazioni che i lavoratori frontalieri e le loro famiglie sono costretti ancora oggi a subire”.
Lo dichiara Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.