“Il Governo non può continuare ad umiliare i lavoratori frontalieri nascondendosi dietro inutili bizantinismi. Proprio questa mattina ho depositato una interrogazione per ottenere chiarimenti in merito alla risposta sconvolgente, quanto inconcludente, che la scorsa settimana ho ricevuto in Commissione lavoro sulle tempistiche di emanazione del decreto attuativo che riconosce il bonus dei 600 euro ai lavoratori frontalieri. In quella sede, il Sottosegretario Stanislao Di Piazza ha avuto il coraggio di sostenere che l’iter per l’emanazione del decreto attuativo, dopo tre mesi dall’entrata in vigore della norma prevista dal decreto Rilancio, grazie ad un mio emendamento, è bloccato dall’INPS. A questo punto è fondamentale capire quali siano le criticità riscontrate dall’istituto che risponde al Ministero del lavoro nell’individuazione della platea dei beneficiari del bonus previsto dalla legge. È sconcertante che la già conclamata incompetenza e inadeguatezza dell’INPS sia stata purtroppo confermata anche in questa occasione. I frontalieri, al pari delle altre categorie di lavoratori, hanno diritto a vedere riconosciuto un adeguato sostegno economico negatogli sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria.”
Così in una nota Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.