Con un comunicato stampa il consigliere regionale Enrico Ioculano (PD) interviene sulla gestione della sanità in Liguria in questo difficile momento caratterizzato dalla pandemia Covid-19:
“La provincia di Imperia in ambito sanitario registra carenze croniche che ora si sommano a scelte sbagliate sulla gestione dell’emergenza Covid.
La mancanza di personale è il punto più dolente: la giunta di Toti promette assunzioni ma nella realtà dei fatti l’ASL1 non è appetibile per medici e infermieri. I contratti offerti, infatti, a tempo determinato per periodi troppo corti, da onorare in strutture vetuste e con stipendi più bassi rispetto ad altre regioni. La Regione Liguria tenta la corsa contro il tempo ma il tempo è stato perso e oggi non riusciamo a reperire ulteriore personale qualificato.
La delocalizzazione dei pazienti da Genova alla provincia di Imperia (la provincia più fragile della Liguria) è preoccupante perché aumenta il livello di saturazione degli ospedali del nostro territorio: c’è da chiedersi cosa abbia concluso Alisa in 5 anni se siamo a questo punto e dove manderanno i pazienti della provincia di Imperia se dovesse esserci un iper afflusso nei nostri ospedali con conseguente riempimento di tutti i posti letto.
È saltato il tracciamento nelle scuole: insegnanti ed alunni vengono considerati contatti stretti nonostante rispettino tutte le norme anticovid; ad ogni singolo positivo in una classe scatta la quarantena per tutti senza tampone. Ci sono professori che hanno già fatto 2/3 cicli di quarantena. In altre regioni il tracciamento con i tamponi brevi è la prassi: si esegua una mappatura nelle scuole anche qui.
Infine, ritengo che in un momento così complicato e rischioso per la salute di tutti quanti noi, aver consentito i flussi da Piemonte e Lombardia sia stato un errore. La nostra capacità di accoglienza sanitaria è limitata.
La provincia di Imperia paga perdite di tempo e scelte sbagliate.“