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È l’agroalimentare l’unico settore che, nonostante le innumerevoli difficoltà, resiste all’emergenza coronavirus, che invece ha travolto tutti gli altri comparti protagonisti del Made in Italy, dalla moda alle automobili fino all’arredamento. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base di un’indagine di Mediobanca condotta tra 2.800 imprese manifatturiere familiari che stima un calo medio del fatturato dell’11,1% per l’industria italiana.

“L’emergenza globale – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ha fatto emergere una nuova consapevolezza diffusa sul valore strategico che il cibo rappresenta, valore supportato dal costante impegno dei nostri imprenditori che non si sono mai fermati per garantire alla popolazione di avere sempre a disposizione prodotti sani e genuini del territorio. Quella agroalimentare è una realtà allargata dai campi agli scaffali, una rete diffusa lungo tutto il territorio, alla base della quale ci sono le nostre imprese, agricole ed ittiche, che con il loro lavoro salvaguardano l’ambiente, creano occupazione, valorizzano le numerose biodiversità presenti e che possono rappresentare un importante volano economico anche per la nostra regione. Per fare in modo però che le nostre produzioni, di indiscussa qualità, aiutino il Paese ad uscire dalla crisi, è indispensabile investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento, in un momento oltretutto di grandi tensioni internazionali”.