“La situazione appare particolarmente critica. Il virus da noi, ma anche in tutta Europa, sta correndo forte e anche violento. Nell’ultima settimana, dal 19 al 25 ottobre, il numero di nuovi casi è quasi raddoppiato rispetto alla settimana precedente. L’rt è aumentato fino a 1,7. Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce il numero di persone che vanno in terapia intensiva, ma i numeri complessivi sono comunque in costante aumento e comportano un’alta probabilità che molte regioni superino le soglie critiche delle terapie intensive e mediche già nelle prossime settimane“.
È iniziato con queste parole l’atteso punto stampa del premier Giuseppe Conte per illustrare il nuovo dpcm in vigore da venerdì. Dpcm che tenterà di migliorare una situazione pandemica dovuta al covid-19 che, come spiegato dallo stesso primo ministro, appare ogni giorno più critica.
“Dobbiamo necessariamente intervenire – ha proseguito. Dobbiamo farlo per rallentare la circolazione del virus in attesa di poter disporre quanto prima di vaccini. Oggi abbiamo 21 parametri bussola che ci indicano dove intervenire e con quali misure.
Abbiamo distinto, per questo, l’intera Penisola in tre aree: gialla, arancione, rossa. Tutte le misure entreranno in vigore da venerdì per dare un tempo congruo per organizzare le proprie attività. Nell’area gialla, all’esito dell’ultimo monitoraggio, rientrano: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emila Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e le province di Trento e Bolzano.
In queste regioni sarà vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino salvo: comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Nei giorni festivi e prefestivi chiudono i negozi nei centri commerciali a eccezione di: farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi ed edicole. Chiudono musei e mostre. Si passa alla didattica a distanza per le scuole superiori. Continuano le lezioni in presenza per le altre scuole. Le attività didattiche nelle università si svolgeranno a distanza. Sospesi i concorsi pubblici, privati e di abilitazioni professionali esclusi medici, professioni sanitarie e protezione civile. Riduciamo al 50% il trasporto pubblico a eccezione di quello scolastico. Sono sospese le attività delle sale scommesse e da gioco. Bar e ristoranti restano aperti fino alle 18 e l’asporto è consentito fino alle 22. Restano aperti i centri sportivi”.
Scongiurata dunque, per ora, l’ipotesi di terminare nella più critica area arancione per la nostra regione. Il premier ha infatti spiegato come: “In quest’area collochiamo Puglia e Sicilia”. Infine, nella zona rossa sono state inserite: Lombardia, Calabria, Piemonte, Valle d’Aosta.
“Il dpcm durerà fino al 3 dicembre. Con future ordinanze del ministro Speranza verranno forniti aggiornamenti sulle condizioni di rischio in cui si trovano le regione, recepiranno l’esito del monitoraggio periodico. Se una regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità, per non meno di 14 giorni, potrà essere assoggettata a misure meno restrittive. Non abbiamo alternative. Dobbiamo congelare questa impennata di contagio. Comprendiamo il disagio, la frustrazione e la sofferenza psicologica, ma dobbiamo tenere duro. Già questa settimana porteremo in Consiglio dei ministri un nuovo decreto legge per fornire indennizzi agli operatori economici colpiti da queste misure – ha concluso Conte”.